Tra le voci di spesa che impattano significativamente sull’economia domestica, vi è senza dubbio quella inerente alla fornitura di luce e gas, due risorse che ci consentono di vivere la casa nel pieno dei suoi comfort.

Le bollette della luce hanno registrato in questi ultimi anni un rincaro che molte famiglie hanno difficoltà a sostenere, tuttavia, grazie all’avvento del libero mercato, è possibile scegliere il fornitore con i prezzi più convenienti oppure di optare per un passaggio ad altro operatore, qualora il proprio abbia applicato tariffe più costose.

Ma cosa concorre a determinare l’importo della bolletta elettrica?

I fattori che determinano l’ammontare di suddetta spesa domestica sono diversi, uno fra questi è il Prezzo Unico Nazionale – meglio conosciuto come PUN – che scaturisce dalla compravendita di energia tra produttori e fornitori e dal margine di guadagno che quest’ultimi chiedono ai consumatori finali. Per saperne di più, è possibile consultare l’andamento PUN attuale su questo sito; per ora ecco quali sono le voci che determinano l’importo in bolletta e alcuni consigli per ridurre i costi dell’elettricità.

Bolletta dell'elettricità

La bolletta della luce, ecco come conoscerla meglio

Come detto in precedenza, la bolletta della luce è aumentata per gran parte degli italiani, mettendoli a volte in condizione di dover rinunciare a qualcosa pur di far quadrare i bilanci alla fine del mese. Ma cosa determina il prezzo di una fattura di questo tipo?

Come accennato sopra, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) concorre per una buona parte a determinare l’importo della bolletta. Più nello specifico si tratta di un indicatore che suggerisce l’andamento del rapporto fra domanda e richiesta di produzione di energia. Quando il livello di quest’ultimo cala, il PUN sarà inferiore e di conseguenza anche il prezzo per il consumatore finale subirà un’inflessione.

A questo elemento si aggiunge il margine di guadagno del fornitore, che ha interesse a recuperare le spese sostenute in promozione e pubblicità del prodotto messo in commercio. A comporre il prezzo finale della bolletta elettrica concorrono le spese sostenute dal distributore per la diffusione sul territorio dell’elettricità e per la gestione dei contatori. Per non parlare degli oneri dello Stato, per finanziare la ricerca in sviluppo di energia rinnovabile, a cui si aggiungono le accise e l’Iva.

Alcuni escamotage per risparmiare

Comprese la natura delle varie spese, è bene conoscere alcuni trucchi per cercare di abbassare un po’ l’importo della bolletta. Un primo consiglio può essere quello di aderire alla domiciliazione bancaria per il pagamento del fornitore di energia elettrica. Agendo in questo modo, si ha possibilità non solo di adempiere ai pagamenti delle mensilità (evitando dimenticanze che potrebbero costare sanzioni) ma anche di ottenere dei vantaggiosi sconti.

Un altro escamotage per risparmiare è dato dalla consultazione di un comparatore online. Qui è possibile comparare le offerte dei maggiori fornitori di energia elettrica del panorama nazionale. Navigandovi si può scoprire non solo come risparmiare ma anche i servizi offerti, per un acquisto di fornitura il più possibile vicino alle proprie esigenze.

Ma i consigli per risparmiare non finiscono, se si pensi che è preferibile scegliere gli elettrodomestici con una classe energetica alta, oggi più facilmente riconoscibili che un tempo, grazie a un’etichetta che esplicita i consumi a cui si va incontro.

Infine si consiglia di migliorare l’efficienza energetica in casa, partendo ad esempio dall’installazione di infissi che garantiscono una buona illuminazione e isolamento termico, per ottimizzare i consumi e diminuire le spese.

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ultimo aggiornamento: 15-05-2024


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