Da alcuni anni, le cialde e le capsule di caffè hanno conquistato una fetta importante di mercato, proponendosi come alternative alla preparazione con la tradizionale caffettiera.
Uno dei motivi della loro crescente diffusione è che entrambe le soluzioni rispondono all’esigenza di avere un caffè di buona qualità in tempi piuttosto rapidi, anche se fra esse vi sono alcune differenze legate al confezionamento, alla compatibilità con le macchine, all’impatto ambientale e al costo.
Per poterle utilizzare sono necessari specifici elettrodomestici, ovvero la macchina caffè a cialde e la macchina caffè a capsule, entrambe molto semplici e pratiche da utilizzare. Dato che fra una soluzione e l’altra vi sono alcune differenze che vale la pena di scoprire, di seguito una breve analisi al riguardo.
Capsule e cialde: la principale differenza è nei materiali
Una delle differenze principali tra cialde e capsule sta nei materiali con cui sono realizzate.
Le cialde sono porzioni di caffè racchiuse tra due fogli di carta filtro, generalmente compostabile; sono abbastanza piatte e hanno una forma rotonda. Lo standard più diffuso è quello delle cialde E.S.E. (acronimo che sta per Easy Serving Espresso), compatibile con numerose macchine progettate per questo tipo di sistema.
Le capsule, invece, sono contenitori rigidi, realizzati in plastica e/o alluminio, che racchiudono il caffè in un ambiente sigillato.
La compatibilità
Dal punto di vista pratico, le cialde E.S.E. presentano generalmente una compatibilità più ampia rispetto alle capsule, grazie a uno standard unico adottato da più produttori. Questo consente all’utente di scegliere liberamente tra diverse marche senza particolari vincoli legati al tipo di macchina.
Le capsule, al contrario, sono spesso associate a un singolo sistema proprietario che richiede l’utilizzo di capsule compatibili per funzionare correttamente. Questo può rappresentare un limite in termini di scelta, ma garantisce anche una maggiore uniformità nel risultato, dato che la macchina è calibrata specificamente per quel tipo di capsula, anche se è corretto precisare che vi sono produttori che propongono capsule che sono compatibili con i sistemi più popolari.

L’impatto ambientale e lo smaltimento
Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale ha indotto molti consumatori a scelte più ecologiche in ogni ambito, compreso quello alimentare.
Le cialde in carta filtro, essendo compostabili, possono essere smaltite nell’organico, riducendo notevolmente la produzione di rifiuti.
Le capsule, invece, richiedono una separazione accurata tra i materiali, a meno che non siano specificamente progettate per essere compostabili o interamente riciclabili.
Il gusto e i costi
Dal punto di vista del gusto, sia con le capsule che con le cialde si può ottenere un ottimo caffè, anche se con caratteristiche leggermente diverse.
Le capsule tendono a conservare l’aroma più a lungo e il gusto può risultare più intenso. Le cialde, pur garantendo un buon livello qualitativo, tendono ad avere un gusto meno persistente, anche se risultano più leggere al palato, un aspetto che viene apprezzato da chi preferisce un caffè meno corposo.
Per quanto riguarda i costi, in linea di massima le cialde risultano meno costose delle capsule, sia per unità che per confezione e richiedono macchine con costi spesso inferiori.
In sintesi, cialde e capsule sono due soluzioni valide per chi cerca praticità nella preparazione del caffè.
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ultimo aggiornamento: 6 Giugno 2025 11:28