La maggior parte dei sistemi per il riposo, soprattutto quelli di moderna generazione, utilizza le reti a doghe in legno come supporto per il materasso.
L’intelaiatura formata dalle assi di legno serve a sostenere in maniera uniforme il peso del corpo durante il sonno, in maniera tale da evitare posture scorrette (che possono cagionare mal di schiena, cervicalgia, dolori muscolari e altri problemi). Per ottimizzare il riposo notturno, però, è necessario che la rete a doghe abbia caratteristiche tecniche ben precise, in grado di garantire un comfort ergonomico di alto livello per un lungo periodo di tempo; al contempo, il supporto va cambiato quando usura eccessiva o danneggiamenti ne compromettono la capacità elastica originaria.
Scegliere le doghe: quali fattori valutare
Le reti a doghe sono una categoria merceologica più ampia di quanto si possa pensare, come testimonia la varietà di prodotti reperibili anche online tramite e-commerce specializzati quali Inmaterassi.it. Così come accaduto per i materassi, anche per questo tipo di supporti le aziende di settore hanno sviluppato soluzioni moderne e sofisticate, in grado di soddisfare esigenze specifiche per il riposo. Per scegliere una buona rete per il proprio letto è necessario valutare le seguenti caratteristiche:
- numero di doghe: affinché la rete offra un sostegno adeguato, è necessario che abbia almeno 13 o 14 assi, a prescindere dalla ‘piazza’ del letto (singola, matrimoniale etc.);
- il tipo di legno con cui sono fatte le doghe: l’essenza migliore, per elasticità e resistenza, è certamente quella di faggio. In alternativa, è possibile optare per i supporti in legno di betulla;
- la disposizione delle doghe; le reti, di solito, sono formate da assi orizzontali inserite in appositi alloggiamenti presenti all’interno di un telaio tubolare in metallo. Per i letti matrimoniali, è consigliabile scegliere supporti a doppia campata, ossia dotati di un montante centrale: in tal modo, la rete sarà in grado di sorreggere meglio il peso a cui è sottoposta, riducendo il trasferimento del carico anche quando utilizzata da due persone;
- l’ampiezza delle doghe; in commercio è possibile reperire reti con doghe da 38 mm o da 68 mm. La larghezza dei listelli deve essere proporzionale alla dimensione del letto; le doghe più larghe si addicono maggiormente a letti matrimoniali o a una piazza e mezza mentre quelle più strette sono consigliate soprattutto per i letti singoli.
Quando cambiare la rete
Anche le reti più resistenti e durature prima o poi vanno sostituite; in caso contrario, ne possono risentire il benessere durante il sonno e la qualità del riposo, dal momento che il sistema non è più in grado di sostenere in maniera uniforme il peso del corpo.
La necessità di sostituire la rete del proprio letto si concretizza nel momento in cui le caratteristiche principali del supporto vengono meno, perlopiù a causa dell’usura naturale e dell’utilizzo costante.
Il principale ‘campanello d’allarme’ è costituito dalla deformazione delle doghe: quando anche un solo elemento perde la propria curvatura naturale crea uno scompenso all’interno del sistema, pregiudicando la capacità elastica della rete. Spesso la deformazione si accompagna proprio ad una sostanziale perdita di elasticità, a causa della quale il supporto non riesce più ad ammortizzare in maniera adeguata le sollecitazioni a cui è sottoposto.
Il sovraccarico da utilizzo può anche danneggiare la struttura delle singole doghe, intaccandone l’integrità. Crepe e scheggiature, da questo punto di vista, possono essere il segnale che una doga sta cominciando a cedere, dopo aver perso la propria capacità di resistenza elastica. Il rischio, in tal caso, è che una sollecitazione eccessiva (ad esempio, bambini piccoli che saltano sul letto) possa provocare la rottura di uno o più elementi.
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ultimo aggiornamento: 27-09-2022