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Richiedere un prestito: i principali aspetti a cui badare

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Quali sono i principali aspetti a cui badare nel momento in cui si richiede un prestito?

I fattori da tenere in considerazione sono diversi, ecco quelli che, chi richiede un finanziamento, non dovrebbe mai trascurare.

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Costi amministrativi

Ancor prima di fare il punto su ciò che connota più notoriamente questi prodotti finanziari, è utile sottolineare che praticamente tutti i prestiti presentano dei costi amministrativi, i quali possono variare in maniera consistente da caso a caso.

Tra quelli più noti è possibile citare le spese di istruttoria, le spese di incasso e di gestione della rata, eventuali spese di chiusura pratica, imposte di bollo sul contratto che viene posto in essere.

Può essere necessario anche stipulare un’assicurazione specifica per il prestito di cui usufruisce, la quale tuteli, appunto, da eventuali imprevisti finanziari: tale polizza è opzionale (ma consigliata) nella grande maggioranza dei casi, ma in altri è invece obbligatoria ed è propedeutica affinché il prestito venga concesso, come è per la formula cosiddetta “gestione del quinto”.

Chi ottiene un preventivo cessione del quinto, magari utilizzando appositi comparatori online come SalvaConto, deve dunque soppesare anche tale costo.

Sulla base di quanto detto, è sempre fondamentale che chi ottiene un prestito legga molto attentamente la proposta di contratto e le relative clausole per scegliere con piena cognizione di causa. 

Importo concesso

Per chi richiede un prestito, ovviamente, è importante anche sapere quale cifra si può ottenere rivolgendosi ad un istituto finanziario.

Se si necessita di un piccolo importo, ovviamente, non si avranno difficoltà da questo punto di vista, ma se si necessita invece di una grossa somma bisogna scoprire quali sono i massimali di ogni singolo istituto per orientarsi verso quelli reputati più vantaggiosi.

Tasso di interesse

Il tasso di interesse è ovviamente un dato fondamentale sulla base di cui valutare la convenienza di un prestito.

Si potrebbero effettuare fior di approfondimenti su tale argomento, quel che è importante sottolineare è che il tasso è, ovviamente, la quota percentuale sull’importo ottenuto che dovrà essere riconosciuta all’istituto finanziario nella restituzione della somma ottenuta.

Esistono prestiti a tasso fisso, in cui l’ammontare del tasso è appunto stabilito per contratto e non può variare in nessun modo, prestiti a tasso variabile, i quali dipendono da un parametro di riferimento esterno rispetto al contratto, i quali possono essere più convenienti ma espongono anche ad un maggiore rischio, senza trascurare varie formule intermedie.

Periodo di ammortamento

Il cosiddetto ammortamento indica sostanzialmente in quanto tempo dovrà essere restituita la somma ottenuta a titolo di prestito; strettamente correlato all’ammortamento è, dunque, anche il numero complessivo di rate che dovranno essere pagate.

Alcuni prestiti prevedono tempi di restituzione piuttosto ristretti, altri invece possono prevedere un ammortamento di anni e anni.

Non esiste, ovviamente, una soluzione in assoluto migliore rispetto alle altre, in questo caso infatti la scelta è molto soggettiva: per un prestito volto a soddisfare esigenze a breve termine, magari per importi non particolarmente elevati, può essere preferibile restituire la somma in breve tempo, in caso opposto, invece, un ammortamento cospicuo può essere ideale.

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ultimo aggiornamento: 4 Agosto 2022 17:40

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