Origine, ricetta e curiosità sul riso alla cantonese, primo piatto della cucina orientale facile da preparare anche a casa seguendo i consigli degli esperti.

Ordinare un gustoso piatto di riso alla cantonese è quasi d’obbligo per chi si reca in uno dei tantissimi ristoranti cinesi presenti in Italia e all’estero. La fama di questa pietanza, infatti, vanta origini antiche ed è legata anche alla presenza di ingredienti facilmente reperibili, tanto da stimolare l’estro culinario anche di chi non ha molta dimestichezza con i fornelli.

Preparare questo primo piatto orientale a casa, infatti, è un’impresa accessibile a tutti, soprattutto se si segue la ricetta del riso alla cantonese tradizionale raccontata da Marianna Pascarella. Seguendo pochi e semplici passaggi è possibile dare vita a una pietanza profumata e colorata, un’occasione perfetta per allestire una cena dal sapore internazionale ed esplorare nuove tradizioni culinarie.

riso alla cantonese vegano

Riso alla cantonese: un po’ di storia

Che origine ha il riso alla cantonese? Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il nome non deriva dalla città di Canton, vale a dire Guandong, ma da Yangzhou che rappresenta una delle località chiave della cucina huaiyang, una delle più note cucine tradizionali cinesi. Uno dei sinonimi di riso alla cantonese, infatti, è proprio riso fritto alla Yangzhou.

Si dice, inoltre, che il termine cantonese faccia riferimento all’ingrediente char siu, la carne di maiale cotta sul barbecue che ha spesso rappresentato un ingrediente fondamentale di questo primo piatto.

Varcando i confini dell’Italia, inoltre, è possibile assaporare un gustoso piatto di riso alla cantonese ordinando un “special fried rice” oppure un “house fried rice”. In entrambi i casi, il riferimento al riso fritto rende bene l’idea della modalità di preparazione basata sulla frittura del riso bollito, che viene fatto letteralmente saltare in padella.

La ricetta originale del riso alla cantonese

Quali sono gli ingredienti per preparare il riso alla cantonese in completa autonomia? La ricetta tradizionale prevede l’uso del riso basmati, da arricchire con prosciutto cotto tagliato a cubetti, piselli, uova strapazzate e naturalmente salsa di soia.

Il segreto per sfruttare al meglio le proprietà del riso basmati, ad esempio, è procedere con la cottura per assorbimento, immergendolo in abbondante acqua salata e attendendo una decina di minuti da quando inizia a bollire.

A parte si fanno sbollentare i piselli e si preparano le uova strapazzate, in modo da ridurle in piccoli pezzi, aggiungendo poi il prosciutto cotto a cubetti, il riso e la salsa di soia. Utilizzando un pratico wok, infine, si fa rosolare un cipollotto con un po’ d’olio integrando successivamente il riso e tutti gli ingredienti preparati precedentemente.

Varianti, idee e consigli

Sebbene la ricetta originale del riso alla cantonese preveda l’uso dei cubetti di prosciutto, nulla vieta di sostituirli con altri ingredienti altrettanto saporiti: i gamberi sbollentati, ad esempio, si sposano perfettamente con il riso basmati e la salsa di soia, esattamente come i dadini di pollo.

Per colorare e insaporire il piatto, infine, è sempre possibile aggiungere carote, zucchine o peperoni tagliati sottili, anche aggiungendo un spolverata di curry.

Cosa fare se è avanzata una porzione di riso alla cantonese già pronto? Niente paura, è sufficiente riporlo in frigorifero dove si conserva per un paio di giorni in modo ottimale.

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ultimo aggiornamento: 14-03-2023


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