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Estetica e resistenza: il ruolo del PVD nel lessico contemporaneo della cucina

Arclinea ha riscoperto le potenzialità dell’acciaio con il trattamento PVD, una finitura avanzata che aumenta la durabilità delle superfici e ne esalta l’estetica.

L’architettura della cucina contemporanea comincia dalla scelta dei materiali, che devono rispettare le esigenze di funzionalità, estetica e qualità.

Il concetto di cucina come semplice area funzionale, appartata e dedita esclusivamente alla preparazione dei pasti, non esiste ormai da tempo. La cucina contemporanea è sempre più spesso il centro nevralgico della casa, in particolare nei contesti abitativi in cui l’open space è divenuto lo standard. 

In questo scenario, la cucina si trasforma in un vero dispositivo di relazione, uno spazio sociale dove si ricevono ospiti, si dialoga, si cucina insieme. Di conseguenza, la sua progettazione non può più prescindere da un perfetto equilibrio tra funzionalità, estetica e qualità. Il design diventa architettura dell’esperienza, e ogni scelta (dai volumi ai materiali, dai colori alla texture delle superfici) contribuisce a costruire un linguaggio coerente, personale, sofisticato. 

In quest’ottica, la selezione dei materiali in una cucina di design gioca un ruolo decisivo, perché definisce il carattere dell’ambiente, ma anche la sua longevità, la capacità di resistere al tempo e all’uso quotidiano.

L’acciaio PVD: materia versatile per l’architettura delle cucine di design

Tra i materiali che oggi ridefiniscono il linguaggio delle cucine di design, l’acciaio inox occupa un posto di rilievo. Arclinea, marchio di riferimento nel settore, ne ha reinterpretato il potenziale grazie all’introduzione del trattamento PVD: una finitura evoluta che migliora la resistenza delle superfici e ne valorizza l’estetica.

Questa tecnologia permette di declinare l’acciaio in nuove cromie e texture, rendendolo un materiale più caldo, sofisticato e adatto a un’ampia varietà di soluzioni. Il risultato è una materia che conserva solidità e performance, ma si carica anche di valore espressivo, diventando parte integrante del progetto di design.

Arclinea innova l’acciaio introducendo il PVD, una finitura evoluta che unisce maggiore robustezza a un’estetica superiore.
Arclinea ha reinterpretato il potenziale dell’acciaio grazie all’introduzione del trattamento PVD. – leonardo.it

Cucine Arclinea e il linguaggio del progetto: il PVD come cifra del design evoluto

Tra le aziende che hanno saputo interpretare al meglio le potenzialità architettoniche del PVD, Arclinea per le cucine di design rappresenta una case history esemplare. Da sempre portavoce di una visione progettuale che unisce artigianalità e innovazione, Arclinea ha saputo inserire il PVD come elemento chiave nei suoi modelli più rappresentativi, sottolineando il valore del dettaglio e l’importanza della materia come componente narrativa del progetto.

In Arclinea, il trattamento PVD si configura come una finitura trasversale capace di valorizzare molteplici componenti della cucina: dalle ante ai top, dai dettagli come maniglie e zoccoli fino agli elementi strutturali più articolati. La possibilità di declinare questa tecnologia in diverse tonalità e trame consente di costruire una narrazione materica coerente e sofisticata, che attraversa i modelli senza mai appiattirne l’identità progettuale.

La vocazione di Arclinea è quella di dare forma a cucine che siano architetture dell’abitare, in cui ogni elemento, dal legno naturale ai laminati innovativi, dall’alluminio anodizzato al vetro, dialoga con gli altri per raccontare una storia di qualità, durata e bellezza. Il PVD, in questo contesto, diventa una delle chiavi linguistiche per affermare una visione del design consapevole, grazie alla sua capacità di coniugare estetica e resistenza, forma e funzione.

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ultimo aggiornamento: 24 Settembre 2025 17:38

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