Come si calcolano i tempi di ricarica delle auto elettriche? Ecco quali variabili incidono sulla durata e alcune regole base da seguire per ottimizzare la spesa.
La diffusione della mobilità sostenibile è uno dei principali obiettivi del PNRR, il vasto programma di investimenti che rientra nel progetto Next Generation EU volto a rilanciare economicamente l’Italia e gli altri stati membri dell’Unione Europea.
Grazie a un plafond di risorse pari a 740 milioni di euro, in particolare, il PNRR punta a creare una rete di oltre 20mila punti di ricarica, contribuendo ad ampliare il sistema di infrastrutture ed estendere il ricorso alla mobilità elettrica a livello nazionale.
Ma quali sono e come si calcolano i tempi di ricarica delle auto elettriche? Quali i fattori che incidono sulla durata della ricarica?
Come spiegato sulla rivista online Elettrica, dedicata a questo specifico settore dell’automotive, i tempi di ricarica di un’auto elettrica dipendono da diverse variabili sia per quanto riguarda le colonnine a corrente alternata sia relativamente alle colonnine a corrente continua.
Ricarica auto elettrica: quanto dura?
Per ottenere una ricarica completa di un’auto elettrica potrebbero essere necessarie alcune ore, tuttavia nel calcolo della tempistica entrano in gioco la potenza a cui avviene la ricarica e la capacità della batteria. La prima viene espressa in chilowatt (kW), mentre la seconda in chilowattora (kWh). A incidere, inoltre, sono anche la tipologia di cavo usato per effettuare la ricarica e la potenza massima accettata dal veicolo elettrico.
Per calcolare i tempi di ricarica, quindi, è sufficiente dividere la capacità della batteria per la potenza di ricarica. Se si utilizza la colonnina di ricarica è necessario dotarsi dell’apposito cavo da collegare alla vettura, mentre la ricarica domestica può avvenire mediante una consueta presa Schuko o, meglio ancora, tramite wallbox. Dal punto di vista temporale, la ricarica a casa avviene molto più lentamente, sebbene si caratterizzi per una spesa inferiore.
Potenza kW colonnine: come incide sulla ricarica
A seconda del modello di auto elettrica è possibile usufruire alternativamente della ricarica in corrente alternata o continua. Nel primo caso può capitare di ricaricare a potenze che variano da 3,7 kW fino a 22 kW: solo per fare un esempio, per ricaricare una batteria da 22 kWh a una potenza pari a 22 kW, occorrono oltre sessanta minuti.
Le colonnine a corrente continua, invece, sono più grandi e presentano costi più elevati dovuti a una maggiore complessità dal punto di vista tecnico, che tuttavia garantisce tempi di ricarica più brevi.
Le colonnine fast con potenza fino a 50kW, infine, consentono di ricaricare una batteria da 40 kWh in meno di un’ora, sebbene la tipologia di ricarica ultra-fast con potenza fino a 350 kW offra una ricarica completa in meno di 25 minuti: si tratta di una tipologia di colonnina ancora poco diffusa in Italia.
Tempo ricarica veicolo elettrici: cosa sapere
A prescindere dal modello di auto elettrica e dalla tipologia di ricarica, è sempre importante tenere a mente alcune regole base fondamentali:
- mai ricaricare un’auto elettrica quando è allo 0%, cercando invece di effettuare l’operazione quando se ne presenta l’opportunità;
- mai effettuare una ricarica fino al 100%, arrivando sino al 70% o all’80%;
- sfruttare il più possibile la ricarica domestica, meno rapida ma più economica, utilizzando le colonnine durante i viaggi e optando per la modalità fast durante le soste brevi, servendosi invece delle colonnine tradizionali quando si può lasciare il veicolo fermo anche per alcune ore o per un’intera notte.
Riproduzione riservata © 2024 - LEO
ultimo aggiornamento: 26 Settembre 2022 17:40