Nel settore della movimentazione delle merci, il transpallet siede nell’Olimpo dei “fondamentali” del magazzino.
Non solo agevola lo spostamento di carichi ma riduce i tempi di lavoro e contribuisce a promuovere l’ordine e, soprattutto, trova impiego sia nei piccoli depositi che nelle grandi aziende.
Chi fosse intenzionato ad acquistarne uno troverà una grande varietà di proposte e, tra le tante, la prima cosa da fare è capire se preferiamo un transpallet elettrico oppure manuale. Se hai dubbi su quale possa fare al caso tuo, scopri i nostri transpallet preferiti e le principali differenze che li caratterizzano, in modo da prendere una buona decisione in merito.
Una curiosità: “transpallet” è una parola italiana
Il termine “transpallet” viene utilizzato per indicare un carrello elevatore che viene utilizzato per spostare bancali di merci da un luogo all’altro. La parola deriva dalla fusione di due parole: “trasporto” e “pallet”, ovvero la piattaforma su cui vengono solitamente collocati i prodotti da trasportare.
La curiosità è che il termine corretto sarebbe “transpalette” in francese o “pallet jack“, in inglese. Solo da noi il termine “transpallet” viene comunemente usato per far riferimento a questo macchinario, il che la rende una parola nata in Italia. Come vedremo il mercato si divide tra il transpallet elettrico e quello manuale, due versioni molto simili ma che sono pensate per contesti lavorativi differenti.
Cos’è il transpallet elettrico?
Il transpallet elettrico è un attrezzo motorizzato che semplifica il sollevamento e la movimentazione dei carichi pesanti. Grazie alla presenza di una robusta batteria ricaricabile, il motore elettrico fornisce la potenza necessaria per sollevare e spostare i carichi. Il conducente controlla la direzione di movimento, la velocità e il sollevamento del transpallet elettrico tramite appositi comandi e la capacità di carico può variare da qualche centinaio di chilogrammi fino a diverse tonnellate.
Cos’è il transpallet manuale?
Il transpallet manuale, come suggerisce il nome, richiede di una leva “fisica”, cioè il movimento del conducente per sollevare e spostare il carico. Non ci sono componenti motorizzati perché, al loro posto, c’è un sistema di pompa idraulica e un sistema di leve per il sollevamento.
Il conducente pompa una leva a mano per sollevare il carico, poi guida il transpallet utilizzando le leve di comando per controllare la direzione di movimento. Il tutto, ovviamente, avviene senza grandi sforzi da parte del conducente che si limiterà ad azionare la leva e a direzionare in modo opportuno il mezzo.
Quale utilizzare per la tua attività?
La scelta del transpallet più adatto alla propria attività dipende da vari fattori. Volendo si può affermare che sia il transpallet elettrico che quello manuale possano rivelarsi utili in grandi o piccole attività.
Per scegliere è consigliabile considerare il tipo di carico di cui ci si occupa quotidianamente sul luogo di lavoro. Per carichi pesanti, tipo magazzini, laboratori o cantieri, il transpallet elettrico è sicuramente la scelta migliore. Per movimentare carichi più leggeri, invece, e soprattutto in ambienti più piccoli, il transpallet manuale può essere una scelta più economica ed efficiente.
Chi può usare il transpallet elettrico in azienda?
La questione su chi può usare questi mezzi dipende dal tipo di mezzo utilizzato. In generale si distinguono modelli con abilitazione e modelli che, invece, richiedono una generale formazione sulla sicurezza del luogo di lavoro o sulla manutenzione dei macchinari che ne fanno parte.
Per utilizzare un transpallet elettrico o manuale non è necessaria una precisa idoneità, con alcune eccezioni. Nel caso di un transpallet elettrico con uomo a bordo gli utilizzatori devono avere una specifica abilitazione. Chi è in possesso del patentino per l’uso del muletto che, volendo, può integrare tale abilitazione con un breve corso formativo per utilizzare anche i transpallet elettrici con uomo a bordo o con pedana.
I modelli di transpallet che non richiedono abilitazione sono quelli per cui l’operatore è posto all’esterno del mezzo e maneggia un apposito timone. In ogni caso la legislazione vigente prevede una formazione adeguata agli operatori che utilizzano mezzi di movimentazione.
Come sceglierne uno adatto al proprio business?
Per scegliere un transpallet adatto al proprio business il primo fattore da considerare riguarda la capacità di carico. Un buon mezzo deve avere la capacità di sollevare e spostare i carichi gestiti normalmente nell’attività. La potenza e la robustezza riguardano anche lo spazio disponibile a lavoro, perché bisognerà considerare formati che si adattino ai corridoi, alle porte e ai passaggi da attraversare.
Per i modelli elettrici conteranno anche la durata della batteria e il tempo di ricarica mentre, per quelli manuali, è preferibile valutarne la manovrabilità, sia nel controllo che nella guida. La qualità e il prezzo, infine, sono valori che dovrebbero essere considerati assieme nella scelta del modello adatto. La regola da seguire è la seguente: ciò che si va a spendere deve essere sempre paragonato alla qualità che ci si aspetta di ricevere e al budget che si può investire.
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ultimo aggiornamento: 29-03-2023