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Bonus 1.500€ se hai questo requisito: controlla se puoi accedere ora

Il bonus in arrivo

A partire dall’anno scolastico 2026, le famiglie italiane con figli iscritti presso istituti paritari potranno beneficiare di un bonus fino a 1.500 euro, con l’entità dell’agevolazione determinata in funzione del valore dell’ISEE. La misura, introdotta tramite un emendamento al bilancio statale, è stata approvata dal Senato della Repubblica e rappresenta una novità significativa nel panorama delle politiche scolastiche nazionali.

Bonus da 1500 euro: a chi spetta? - leonardo.it

Il bonus per le scuole paritarie: requisiti e modalità

L’emendamento, presentato dalla senatrice Mariastella Gelmini, oggi componente del gruppo parlamentare Civici d’Italia-UDC-Noi Moderati, prevede uno stanziamento complessivo di 20 milioni di euro destinati a favorire l’accesso alle scuole paritarie per le famiglie con un reddito ISEE non superiore a 30.000 euro. Il contributo sarà rivolto agli studenti iscritti alla scuola secondaria di primo grado (scuole medie) e al primo biennio della scuola secondaria di secondo grado (primi due anni delle superiori).

In base ai dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito, in Italia frequentano istituti paritari circa 771.909 studenti, a testimonianza dell’importanza di questo segmento nel sistema educativo nazionale. L’ammontare del bonus sarà calcolato con un meccanismo a scaglioni inversamente proporzionale: più basso è l’ISEE, maggiore sarà l’importo erogato.

Bonus da 1500 euro per le scuole paritarie: requisiti e procedura - leonardo.it

Al momento restano da definire dettagli cruciali quali la suddivisione precisa degli importi per ciascuna fascia ISEE, le modalità e le tempistiche di erogazione nonché le procedure per la presentazione della domanda. È probabile che il Ministero dell’Istruzione e del Merito istituisca una piattaforma digitale dedicata, sulla quale le famiglie potranno registrarsi per richiedere il voucher, seguendo criteri e scadenze che verranno comunicati prossimamente.

Le scuole paritarie sono istituzioni scolastiche private riconosciute ufficialmente dal Ministero dell’Istruzione e integrate nel sistema nazionale di istruzione, in conformità con la Legge 10 marzo 2000, n. 62, che ha sancito il principio della parità scolastica. Questi istituti, spesso gestiti da enti privati o religiosi, si distinguono dalle scuole pubbliche per l’autonomia didattica e per la modalità di finanziamento basata sul pagamento di una retta. Tuttavia, sono obbligate a rispettare i programmi ministeriali, garantendo così un livello di istruzione equivalente e, allo stesso tempo, una possibile maggiore personalizzazione dell’offerta formativa.

Le reazioni politiche e le dichiarazioni ufficiali

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha espresso soddisfazione per l’approvazione del bonus, definendolo «un passo importante per consentire anche alle famiglie meno abbienti di esercitare il diritto di scelta educativa». Valditara ha sottolineato come l’introduzione del “buono scuola” rappresenti il frutto di un dialogo costruttivo tra governo e maggioranza, portando avanti una battaglia per la libertà di scelta scolastica che dura da oltre trent’anni.

Il ministro ha inoltre annunciato che nel 2026 il bilancio del Ministero dell’Istruzione e del Merito crescerà di circa 960 milioni di euro, portando la spesa scolastica complessiva dal 6,2% al 6,3% del bilancio statale. È inoltre in attesa l’approvazione di un emendamento che destina ulteriori 20 milioni di euro all’acquisto di libri di testo per le famiglie più fragili, rafforzando così l’insieme delle misure a sostegno del diritto allo studio.

Tuttavia, il bonus ha suscitato critiche da parte delle opposizioni. La senatrice del Movimento 5 Stelle Barbara Floridia ha denunciato come la manovra finanziaria contemporaneamente riduca di circa 900 milioni di euro i fondi destinati alla scuola pubblica, definendo la scelta di finanziare le scuole private «inconcepibile e indecente». Secondo Floridia, questa politica rischia di penalizzare ulteriormente gli istituti pubblici, già alle prese con tagli al personale e accorpamenti che mettono a dura prova il funzionamento scolastico su tutto il territorio nazionale.

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ultimo aggiornamento: 22 Dicembre 2025 11:43

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