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Competenze trasversali alla base del talento: l’approccio skill-first

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Il report di LinkedIn evidenzia il passaggio da un modello basato su titoli e esperienza a uno incentrato sulle competenze trasversali.

Il report LinkedIn Economic Graph sottolinea che, negli ultimi anni, ha avuto luogo un importante cambiamento nel mercato del lavoro, che tende a premiare le cosiddette competenze trasversali, o soft skills. Tale approccio, definito “skills-first“, parte dal presupposto che le capacità individuali e le competenze pratiche siano criteri più utili da tenere in considerazione nel processo di valutazione, rispetto ai titoli di studio o alle esperienze lavorative precedenti.

Competenze trasversali alla base del talento

Secondo il report LinkedIn Economic Graph, le competenze richieste per una determinata posizione sono cambiate di circa il 25% dal 2015: un tasso che, secondo le previsioni, raddoppierà entro il 2027.

Questo cambiamento così repentino, inoltre, è spia del fatto che le aziende hanno la necessità di adottare strategie di assunzione più flessibili e inclusive, che permettono loro di focalizzarsi sulle competenze effettive dei candidati, anziché sui percorsi professionali più standard svolti dagli stessi nella propria carriera professionale.

Skills
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Un esempio lampante, fornito dal report, riguarda la posizione di Supply Chain Manager.

Di solito, le aziende avrebbero cercato candidati con esperienza diretta in tale ruolo, ma – invece – adottato un approccio, basato sulle competenze, si possono considerare professionisti provenienti da ambiti anche diversi.

In tale ottica, ad esempio, si possono considerare Demand Planner e/o Inventory Analyst, che possiedono competenze simili in tema di acquisti, controllo dell’inventario e previsione della domanda.

Ampliamento della platea di candidati con l’approccio skills-first

L’adozione di una strategia “skills-first” amplia il bacino di candidati qualificati, ma promuove, al contempo, anche una maggiore diversità e inclusione nel mercato del lavoro.

Il report di LinkedIn, infatti, afferma che tale approccio può incrementare la presenza femminile nei pool di talenti di circa 8 volte, un aumento del 24% superiore rispetto a quello degli uomini nelle stesse posizioni.

Un altro dato interessante, da tenere in considerazione, riguarda l’inclusione dei lavoratori senza una laurea che hanno la possibilità di essere assunti circa 9 volte in più: un incremento importante, dunque, del 9%, rispetto a quello associato ai lavoratori in possesso di un titolo accademico.

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ultimo aggiornamento: 8 Aprile 2025 9:40

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