Si fa strada un nuovo concetto di famiglia, ossia quella composta da coppie senza figli: motivazioni e opportunità alla base di tale scelta.
Aumenta il numero di coppie, anche nel 2025, che sceglie consapevolmente di non avere figli, ridefinendo, in tal senso, il concetto tradizionale di famiglia. Tale decisione, un tempo considerata controcorrente, sta diventando sempre più comune e accettata nella società contemporanea, anche se non mancano critiche.
Coppie senza figli definiscono un nuovo concetto di famiglia
Le ragioni che spingono le coppie a optare per una vita senza figli sono varie e diverse. Alcuni individui, infatti, desiderano concentrarsi sulla propria carriera, trovando soddisfazione nella crescita personale e professionale.
Altri sono motivati ​​da considerazioni economiche, poiché il fatto di allevare figli comporta costi importanti, legati all’istruzione, alla salute e al benessere. Non solo: ad influenzare, infatti, tale scelta ci sono anche fattori ambientali, connessi al rispetto dell’ambiente e all’impatto che l’essere umano ha sul pianeta.
![Coppie senza figli](https://leonardo.it/wp-content/uploads/2025/02/SH_no_figli-1024x683.jpg)
La famiglia tradizionale, composta da genitori e figli, non è più l’unico modello riconosciuto. Oggi, la definizione di famiglia si è ampliata fino ad includere diverse tipologie di strutture, comprese le coppie senza figli. Queste ultime, infatti, spesso creano reti di supporto alternativo, formate da amici stretti, parenti e comunità , costruendo legami profondi al di fuori della parentela biologica.
D’altronde, il report ISTAT di novembre 2024, conferma che dal 2001 al 2021 sono aumentate le coppie senza figli di 1,4 punti, mentre quelle con prole sono diminuite di 9,7 punti percentuali.
La costante denatalità in Italia
Le coppie senza figli fanno leva, ad ogni modo, su maggiore libertà , in quanto possono dedicare tempo ed energie a passioni, viaggi e interessi personali.
Dal punto di vista economico, l’assenza di responsabilità legata alla crescita dei figli può tradursi in una maggiore disponibilità economica per investimenti, risparmi o spese discrezionali.
Tale fenomeno, come è stato fatto notare, contribuisce alla crescita di quello che è stato definito “inverno demografico“, in Italia, Paese nel quale si è registrato un importante calo di nascite.
L’ISTAT, infatti, ci informa che nel periodo gennaio-luglio 2024, i neonati sono stati 4.600 in meno, rispetto alla medesima finestra temporale del 2023. In sostanza, le nascite sono diminuite dal 2008 al 2023 del 34,1%. Le donne, inoltre, hanno figli, mediamente a 31,7 anni (considerando il 2023), rispetto ai 28 anni del 1995.
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ultimo aggiornamento: 4 Febbraio 2025 10:44