I dati relativi al consumo di suolo presenti nel Rapporto Ambiente 2023 di SNPA: qual è lo scenario delineatosi.

In Italia, circa 2,4 metri quadrati di suolo sono persi ogni secondo a causa delle azioni umane. Un rapporto del 2022 dell’ISPRA sottolinea come la perdita di suolo costituisca una sfida sempre più pressante, data l’importanza del suolo nel contrasto dei cambiamenti climatici, nella protezione della biodiversità e nella sicurezza alimentare.

Azioni da adottare per ridurre il consumo di suolo

Il Rapporto Ambiente 2023 di SNPA, pubblicato a novembre, segnala una perdita annua di circa 21.500 km² di suolo in Italia, equivalenti a 352,92 mq per abitante. Regioni come il Nord e la Campania sono particolarmente colpite: la percentuale annuale di suolo consumato è del 10% rispetto al 5% nelle altre 14 regioni. Il 13% di questo consumo riguarda aree a media pericolosità idraulica, influenzando anche le risorse idriche.

Risvolti che, in sostanza, ci fanno allontanare dagli obiettivi prevista dalla Strategia Europea sul Suolo, che punta a garantire che tutti i suoli dell’UE siano in buona salute, ma non solo: si deve totalmente dellare il consumo netto di suolo entro il 20230.

I danni relativi a tale fenomeno

Tra le conseguenze del consumo di suolo ci sono, nello specifico, la perdita di carbonio organico e biodiversità,. I danni ammontano ad oltre 50 miliardi di euro all’anno e a 1,2 miliardi di euro legati alla diminuzione della produttività agricola.

Un suolo malato, d’altronde, influisce anche sulle acque, sia lacustri che fluviali, aumentando il rischio di inondazioni, siccità che si affiancano anche ad una diminuzione della la qualità e la quantità della produzione alimentare.

Una giovane agricoltrice raccoglie la verdura
Una giovane agricoltrice raccoglie la verdura

Per tenere sotto controllo l’impatto umano sul suolo, si può ricorrere a strumenti come l’Atlante del consumo di suolo di ISPRA, che fornisce mappe dettagliate delle aree più vulnerabili. Allo stesso tempo, è fondamentale promuovere la riqualificazione di aree urbane degradate e la pianificazione attenta del territorio. A livello mondiale, il movimento Save Soil incoraggia l’investimento nella qualità del contenuto organico dei suoli coltivabili.

In agricoltura, la politica agricola comune dell’UE ha introdotto l’obbligo di lasciare a riposo il 4% dei seminativi, anche se una deroga è prevista per il 2024 a causa di eventi meteorologici estremi recenti.

Il progetto europeo Soil4Life, che si è concluso nel 2022, ha sottolineato l’importanza di un uso sostenibile del suolo come risorsa limitata e non rinnovabile, producendo campagne di sensibilizzazione ed azioni pilota per limitare l’impermeabilizzazione del suolo nelle aree di Roma e Lombardia.

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ultimo aggiornamento: 23-04-2024


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