In cosa consiste la biodiversità marina e come noi tutti possiamo tutelarla, quale patrimonio inestimabile del pianeta.

Sebbene spesso ci focalizziamo sulla terraferma e sui suoi abitanti, l‘oceano copre la maggior parte del nostro pianeta ed è il luogo di vita di molte specie. Tuttavia, la biodiversità marina sta subendo pesanti danni a causa dell’inquinamento, del surriscaldamento globale e dell’eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche. In questo articolo scopriremo perché è così importante salvaguardare tale patrimonio e cosa possiamo fare per tutelarlo.

Che cos’è la biodiversità marina

La biodiversità marina comprende tutte le forme di vita presenti negli oceani e nelle acque salate, ossia specie animali, vegetali e microbiche che vivono in habitat diversi come la barriera corallina, i fondali rocciosi o sabbiosi, le zone costiere e le profondità oceaniche.

Questa vasta gamma di organismi è responsabile della regolazione del clima globale, della produzione di ossigeno e dell’equilibrio degli ecosistemi marini. La biodiversità marina è – quindi – essenziale per la sopravvivenza stessa del nostro pianeta.

Vita marina
Vita marina

Tuttavia, tale patrimonio naturale viene minacciato da numerose attività umane, come l’inquinamento dei mari con sostanze chimiche tossiche, il traffico navale sempre più intenso ed estese pratiche di pesca insostenibili. Il cambiamento climatico sta alterando gli equilibri biologici delle acque marine, causando un aumento delle temperature dell’acqua e l’acidificazione degli oceani.

Pertanto, la biodiversità marina – non solo rappresenta una ricchezza ecologica incredibile – ma anche una risorsa economica fondamentale per molte comunità costiere nel mondo intero. Ecco perché dobbiamo tutti impegnarci affinché essa venga tutelata, attraverso misure efficaci volte a preservare questi delicati equilibri naturali.

I danni alla biodiversità marina

La biodiversità marina è costantemente minacciata da numerose attività umane che causano danni irreparabili agli oceani e al mare. Tra le principali cause di danno alla biodiversità marina vi sono la pesca eccessiva, l’inquinamento dei mari, il cambiamento climatico e l’acidificazione degli oceani.

La pesca eccessiva rappresenta una delle maggiori minacce per la sopravvivenza della fauna marina: molte specie ittiche rischiano di estinguersi a causa del prelievo troppo massiccio di pescato. L’eccessivo utilizzo di tecniche distruttive – come la pesca a strascico – rappresenta una vera e propria catastrofe per gli habitat marini.

Biodiversità marina
Biodiversità marina

L’inquinamento dei mari rappresenta un’altra importante fonte di danno alla biodiversità marina: rifiuti tossici, plastiche, idrocarburi sono solo alcuni degli esempi più eclatanti dell’impatto negativo dell’uomo sui fondali oceanici.

Il cambiamento climatico sta, invece, alterando gli equilibri naturali degli habitat marini a livello globale con conseguenti ripercussioni sulla vita degli organismi acquatici. In particolare, l’aumento della temperatura media delle acque marine può portare alla morte delle barriere coralline (importantissime zone protette) con gravi effetti sull’ecosistema circostante.

Anche l’acidificazione degli oceani sta generando seri problemi all’interno dell’habitat acquatico: i gusci dei molluschi si assottigliano e, per tale motivo, diventano più vulnerabili alle predazioni: inoltre, a risentirne, è la catena alimentare.

Perché è importante salvaguardare tale importante patrimonio

La biodiversità marina è di fondamentale importanza per la salute degli oceani e del nostro pianeta nel suo insieme. La varietà delle specie marine, dalle microscopiche alghe alle grandi balene, fornisce cibo per miliardi di persone in tutto il mondo. Le barriere coralline svolgono un ruolo importante nella protezione delle coste dall’erosione e dal maltempo.

Tuttavia, negli ultimi decenni, la biodiversità marina è stata minacciata da attività umane come l’inquinamento dei mari e la pesca eccessiva. Le conseguenze sono state disastrose: molte specie hanno subito gravi danni o addirittura si sono estinte.

Sub esplorano i fondali
Sub esplorano i fondali

Per questo motivo, salvaguardare la biodiversità marina diventa una priorità assoluta se vogliamo garantire un futuro sostenibile per il nostro pianeta. Ciò significa ridurre al minimo l’impatto dell’uomo sugli oceani attraverso pratiche sostenibili come la pesca responsabile, limitando l’utilizzo di plastica monouso e riducendo le emissioni di gas a effetto serra.

Tutti noi possiamo fare qualcosa per aiutare a preservare la biodiversità marina: dalla partecipazione a campagne di pulizia delle spiagge alla scelta consapevole dei prodotti ittici che consumiamo. Ogni piccolo gesto può fare la differenza quando si tratta della difesa del nostro patrimonio naturale più prezioso, ossia gli oceani e i loro abitanti straordinari.

Cosa possono fare i cittadini per tutelare la biodiversità marina

La biodiversità marina è un patrimonio di inestimabile valore per il nostro pianeta e la sua sopravvivenza. Tutelare tale patrimonio non spetta solo alle autorità e ai governi, ma anche ai cittadini comuni che possono fare la loro parte nella salvaguardia dell’oceano.

Ci sono diverse azioni che ogni persona può mettere in pratica per proteggere la biodiversità marina. Innanzitutto, una delle cose più importanti è evitare di gettare rifiuti nell’acqua o sulle spiagge. I rifiuti rappresentano uno dei maggiori fattori di inquinamento del mare e danneggiano gravemente gli habitat naturali degli animali marini.

Pesca
Pesca

Si può scegliere di acquistare prodotti ittici provenienti da pesca sostenibile certificata da organismi preposti al controllo ambientale oppure optare per alternative vegetariane o vegane. In questo modo, si riduce l’impatto della pesca illegale sulla fauna marina.

Infine, diventando consapevoli della fragilità degli ecosistemi oceanici possiamo contribuire a diffondere il messaggio della necessità di tutela dell’ambiente marino attraverso i nostri canali social o partecipando ad attività educative organizzate dalle associazioni ambientaliste.

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ultimo aggiornamento: 12-08-2023


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