Svolgere il proprio lavoro, restando nel perimetro delle proprie mansioni: la tendenza del Quiet Quitting in voga tra i membri della Gen Z.
In una società in rapida evoluzione, emerge un fenomeno noto come Quiet Quitting, che ha guadagnato una certa popolarità specialmente tra coloro che fanno parte della cosiddetta Generazione Z che l’ha divulgato ampiamente sui social media. Tale trend prevede l’adempimento delle sole mansioni contrattuali, senza prendersi in carico responsabilità ulteriori o mansioni straordinarie. Più che un rifiuto del lavoro, rappresenta un ripensamento del ruolo lavorativo nel contesto della vita personale.
Quiet Quitting, il nuovo approccio al lavoro della Generazione Z
Il Quiet Quitting, ampiamente discusso su piattaforme come TikTok, è conosciuto – in America – con il termine “work reform“.
In pratica, il lavoratore svolge esclusivamente i compiti previsti dal proprio ruolo lavorativo, senza superare i confini imposti dal proprio contratto. L’hashtag #quietquitting ha ottenuto, nel corso degli ultimi tempi, milioni di visualizzazioni; ciò evidenzia, nei fatti, la risonanza di questo concetto, particolarmente accentuato nell’era post-pandemica.
Contrariamente a quanto alcuni possano pensare, il Quiet Quitting non è un approccio che spinge il lavoratore a svolgere il minimo indispensabile o a rifiutare le proprie mansioni.
Tale atteggiamento, infatti, rappresenta – piuttosto – una ricerca di equilibrio, nella quale il lavoro non è l’unica definizione di sé, ma parte di un’identità più ampia. È una reazione alla percezione che la vita debba ruotare esclusivamente attorno al lavoro.
Il benessere personale al centro della propria vita
La pandemia ha accentuato l’importanza del benessere personale e ha sollevato questioni riguardanti lo stress lavorativo e il burnout.
I giovani, in particolare, rifiutano l’idea di un lavoro che comporti sacrifici eccessivi, in quanto aspirano, invece, a stabilire un equilibrio tra professione e vita privata, che manager e aziende dovrebbero tenere in considerazione, in modo da tutelare il benessere dei propri dipendenti.
Le aziende possono aumentare l’engagement dei giovani lavoratori, valorizzando, di conseguenza, le relazioni interpersonali e il lavoro di squadra.
Tendenze come l’Internal Reshuffle e il Quiet Hiring mostrano come le aziende stiano adattando le loro strategie al fine di mantenere un ambiente di lavoro positivo e coinvolgente.
Tali strategie riguardano la ricollocazione del personale che desidera lasciare la propria posizione lavorativa, dando allo stesso l’assegnazione di nuovi incarichi, attuando, nel contempo, anche l’ampliamento delle responsabilità esistenti, creando, infine, nuove opportunità formative mirate.
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ultimo aggiornamento: 9 Gennaio 2024 17:58