Vai al contenuto

L’Angelo Annunciante di Leonardo da Vinci torna nella Pieve di San Gennaro

Leonardo da Vinci in un'incisione di Cosmo Colombini

Dopo il restauro dell’Opificio delle Pietre Dure, la misteriosa statua in terracotta, attribuita da diversi studiosi a un giovane Leonardo da Vinci, finalmente torna a casa.

L’Angelo Annunciante della Pieve di San Gennaro, da molti studiosi attribuito ad un giovane Leonardo da Vinci, torna finalmente a casa. La scultura policroma in terracotta è stata riposizionata nella teca che la ospita all’interno della Chiesa di San Gennaro a Capannori, in provincia di Lucca, in seguito al restauro realizzato dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. La “Nasa del restauro” – come viene definito l’OPD – ha potuto effettuare questa preziosa operazione grazie ai finanziamenti russi ricevuti prima dello scoppio della guerra in Ucraina.

L’Angelo Annunciante di Leonardo torna a Capannori

È un traguardo prestigioso per la rinnovata direzione (ad interim) dell’Opificio delle Pietre Dure, affidato almeno per un anno ad Emanuela Daffra, storica dell’arte e già direttrice del Polo Museale della Lombardia. Ci sono voluti più di due anni, complici alcuni adeguamenti per la messa in sicurezza della parrocchia, per riportare l’Angelo Annunciante a Capannori.

La Chiesa di San Gennaro, appoggiata su un colle circondato da oliveti, porta questo nome per le storie legate al suo passato migratorio. Nel 512, dopo la drammatica eruzione del Vesuvio, il paesino toscano ha accolto un arrivo massiccio di persone napoletane, giunte in Lucchesia alla ricerca di una nuova casa e aiutate dal vescovo Frediano.

Leonardo da Vinci in un'incisione di Cosmo Colombini
Leonardo da Vinci in un’incisione di Cosmo Colombini

È stato Carlo Pedretti, uno dei massimo esperti mondiali su Leonardo, ad attribuire l’Angelo Annunciante al genio del Rinascimento. L’opera sarebbe stata realizzata nel 1470, quando il giovane Leonardo era allievo nella bottega del Verrocchio. A sostenere questa tesi era anche Carlo Ludovico Ragghianti, uno dei più importanti storici, critici e teorici dell’arte italiani del Novecento.

Oggi la studiosa Ilaria Boncompagni, funzionaria della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara, ritiene che l’Angelo Annunciante sia un ritratto o un autoritratto di Leonardo. Questa teoria deriva dal confronto tra la scultura della Pieve di San Gennaro e il David del Verrocchio.

Leonardo da Vinci, Angelo Annunciante un autoritratto?

Dalla comparazione – spiega Boncompagni – si evince la stretta somiglianza fra i due volti, sottolineata dalla forma del viso, la resa della capigliatura e la linea delle sopracciglia. Inoltre, vi si ritrova lo stesso strabismo che disarmonizza entrambe le opere: un difetto oculare presente in ritratti e autoritratti di Leonardo, come il celeberrimo Uomo vitruviano”.

Tra le sue pubblicazioni ci sono proprio A colpo d’occhio è Leonardo! e Se fosse un angelo di Leonardo…, un doppio approfondimento pubblicato da Edizioni Polistampa di Firenze e dedicato alla misteriosa statua ancora tutta da studiare.

Riproduzione riservata © 2024 - LEO

ultimo aggiornamento: 16 Settembre 2022 15:07

Calze intelligenti e wireless per ridurre le cadute dei pazienti in ospedale