Asilo nel bosco è un format che l’Italia ha importato dal Nord Europa, dando vita a un’esperienza educativa nel pieno contatto con la natura.
L’Asilo nel bosco è una modalità educativa che prevede una completa immersione nella natura. Negli ultimi quindici anni ha messo radici anche in Italia, ma questa metodologia è già una consuetudine nei paesi del Nord Europa: soltanto in Germania si contano quasi 2000 realtà di questo tipo.
L’espressione internazionale usata per definirla è outdoor education (letteralmente ‘educazione all’aperto’). Le attività formative, infatti, sono svolte tutte all’esterno tranne in rarissimi casi, anche quando fuori è brutto tempo.
Come funzionano gli Asili nel bosco in Italia?
Il primo Asilo nel bosco italiano nasce nel 2005 dall’iniziativa di una scuola di Roma. Dopo alcuni mesi di sperimentazione, il progetto si è spostato nel meraviglioso paesaggio che circonda la città di Ostia, fra campi, boschetti e scavi dell’antica Roma.
Da quel momento la notorietà del progetto si è diffusa rapidamente e simili esperimenti hanno coinvolto tante altre città italiane. Attualmente sono un centinaio le realtà educative nella penisola che offrono alle famiglie questo tipo di percorso. Per farsi un’idea della diffusione sul territorio è interessante la mappa virtuale messa a disposizione dal sito Italiachecambia.
La giornata tipo di un asilo nel bosco parte con l’accoglienza da parte dei maestri/ educatori (circa 1 ogni 10 bambini). Successivamente, vengono predisposte le diverse attività, di cui la maggior parte è legata all’espressione della creatività dell’alunno.
Lo spazio esterno diventa, così, una vera e propria aula didattica. Grande spazio è dedicato all’esperienza diretta e alla comprensione delle emozioni e delle relazioni. In quest’ottica è naturale che il gioco diventi lo strumento privilegiato dell’apprendimento.
Cos’è l’outdoor education?
Il progetto di un’esperienza educativa all’aperto vede la luce in Germania nel secondo dopoguerra. Nella seconda metà del Novecento queste idee iniziano a diffondersi per lo più nei paesi del Nord, come Norvegia e Svezia.
Il primo riconoscimento ufficiale di una scuola nel bosco avviene però in Germania solo nel 1993, grazie alle due educatrici tedesche Petra Jäger e Kerstin Jebsen.
Con outdoor education ci si riferisce in realtà a tutta una vasta area di pratiche, il cui obiettivo comune è trasformare l’ambiente esterno in un luogo didattico a tutti gli effetti. Al centro dell’attenzione vi è lo sviluppo della persona a 360 gradi: sono incentivate le competenze sociali, creative, sensoriali e motorie, il tutto nel più totale rispetto della natura.
L’approccio pedagogico di chi lavora in queste scuole nel bosco è prettamente sensoriale ed esperienziale. Sono tanti i benefici psicofisici che i bambini sperimentano nel contatto con l’ambiente circostante e nell’interazione con i propri coetanei.
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ultimo aggiornamento: 18-03-2021