Quest’anno ci sono alcuni cambiamenti per la Certificazione Unica 2023 soprattutto per i figli a carico e l’assegno unico universale.

Il termine per la consegna del documento che attesta i redditi da lavoro dipendente all’Agenzia delle Entrate è fissato per il 16 marzo. La consegna della Certificazione Unica 2023 da parte dei sostituti d’imposta è in riferimento alle ritenute dell’anno 2022. Il modello deve essere utilizzato per comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati fiscali delle ritenute. Tra le novità c’è anche la possibilità di inserire il bonus carburante.

Le novità del 2023

Tra le novità di quest’anno ci sono diversi cambiamenti per quanto riguarda la famiglia e dunque figli a carico e assegno unico universale. A cambiare sono i criteri per l’attribuzione delle detrazioni per i familiari a carico. Non hanno più efficacia le detrazioni per i figli a carico con meno di 21 anni, figli con disabilità e quelle per ogni figlio a partire dal primo (oltre che per chi ha più di 3 figli a carico). Abrogata, inoltre, la detrazione per famiglie numerose (con almeno 4 figli). Un’altra novità riguarda invece il trattamento integrativo. Ci sono nuove modalità di attribuzione in caso di imposta lorda superiore alla detrazione spettante, riconosciuta per i redditi non superiori a 15mila euro ma attribuibile ai redditi fino a 28mila euro (con determinati requisiti).

Altra novità riguarda il bonus carburante, valido fino a 200 euro per lavoratore, che può essere erogato ai dipendenti dai datori di lavoro privati. Nel modello sarà possibile inserire poi, per la ricerca, un codice per individuare la quota esente dei redditi corrisposti ai docenti e ricercatori rientrati in Italia prima del 2020 e che al 31 dicembre 2019 hanno esercitato l’opzione per aderire al regime ai sensi dell’art 44 del DI del 31 maggio 2010. Infine, per la disabilità è previsto un codice specifico per individuare le somme percepite dal lavoratore con disturbi dello spettro autistico, assunto da start up con finalità sociali, che non concorrono alla formazione del suo reddito imponibile complessivo.

Un conto corrente in rosso
Conti

Scadenze e sanzioni

La CU2023 va compilata da chi nel 2022 ha corrisposto somme soggette a ritenute alla fonte; titolari di posizione assicurativa INAIL o che hanno versato contributi previdenziali, assistenziali, premi assicurativi all’ente; amministrazioni che operano come sostituto d’imposta iscritte alla gestione Dipendenti Pubblici INPS e soggetti che hanno corrisposto somme per le quali non è prevista l’applicazione delle ritenute alla fonte ma in ogni caso sono soggetti alla contribuzione INPS. I software per la compilazione sono già attivi dal 7 febbraio 2023.

Chi fa omissioni, ritardi o errori verrà punito con una sanzione di 100 euro per ogni CU, con un massimo di 50mila euro. Oppure con una sanzione di 33,33 euro (massimo 20mila euro) se il documento è trasmesso corretto entro 60 giorni dal termine di presentazione. Va ricordata, infine, la scadenza del 31 ottobre per le certificazioni contenenti soltanto redditi esenti o non dichiarabili tramite la dichiarazione dei redditi precompilata.

Infine, per quanto riguarda i sostituti d’imposta, chi nel 2023 ha prestato assistenza fiscale deve trasmettere online all’Agenzia delle Entrate le dichiarazioni Modello 730 e le rispettive liquidazioni. Il tutto con un preciso ordine temporale. Ovvero: entro il 15 giugno per le dichiarazioni presentate entro il 31 maggio; entro il 29 giugno per chi la presenta dall’1 al 20 giugno; entro il 23 luglio per chi le presenta dal 21 giugno al 15 luglio; entro il 15 settembre per quelle dal 16 luglio al 31 agosto ed entro il 30 settembre per quelle dall’1 al 30 settembre.

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ultimo aggiornamento: 12-03-2023


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