Grazie ai fondi del PNRR e alla preziosa collaborazione della figlia Martina Corgnati, il Comune ferrarese celebra Milva e la sua eredità pensando alle generazioni future.

Un museo, uno spazio di cultura e condivisione ma soprattutto un centro che combatte l’abbandono scolastico. È quello che nascerà a Goro, in provincia di Ferrara, e che sarà dedicato a Milva, la storica voce della canzone italiana che si è spenta a 81 anni nell’aprile del 2021. Ilvia Maria Biolcati, questo il vero nome della cantante, era nata e cresciuta a Goro e aveva iniziato ad esibirsi da giovanissima nelle balere del basso ferrarese.

Il centro culturale di Goro per Milva e i giovani

A ragazze e ragazzi è dedicato il polo che sorgerà in un edificio acquisito dal Comune, tra la biblioteca e il teatro comunale, nella storica piazza che l’amministrazione ha intitolato proprio alla memoria della “rossa” della musica italiana. Il progetto sarà finanziato grazie ai fondi del PNRR e conterà sulla collaborazione della critica d’arte Martina Corgnati.

La figlia di Milva mette a disposizione dello spazio una collezione di ritratti e fotografie della madre, realizzati da acclamati fotografi come Marco Caselli, Giampaolo Barbieri e Paola Mattioli e da artiste del calibro di Maria Mulas e Agnese Purgatorio. “Sono opere che ho donato oppure ho chiesto agli artisti di dare in dono – spiega Corgnati ad Artribune per arricchire la collezione di questo luogo. La gestione sarà dell’assessorato alla Cultura e del Comune, ma io collaborerò e sarò di supporto ove necessario”.

Un primo piano di Milva
Milva

Il centro polifunzionale di Goro non sarà soltanto un museo: ospiterà incontri ed eventi e includerà una biblioteca ricca di libri di narrativa e volumi cari all’indimenticabile cantante. Ma l’obiettivo principale del progetto è fornire alla comunità un centro di aggregazione giovanile, un luogo di progettazione dove gli adolescenti della zona possano socializzare, sperimentare e acquisire competenze.

È stato riscontrato come a Goro i ragazzi abbandonino la scuola a 13 anni per andare a raccogliere le vongole nelle valli – rivela Corgnati – e passare il resto della giornata davanti ai videogiochi o altre attività per niente formative. Non c’è nessuna affezione per l’apprendimento e per la cultura, e questo non solo è grave, ma è pericoloso soprattutto nel nostro Paese, che è fragile da tanti punti di vista. Mai abbiamo visto una fragilità così evidente come in questi ultimi anni in Italia”.

Goro e la figlia di Milva contro l’abbandono scolastico

Nel 2020 la dispersione scolastica ha raggiunto in Emilia-Romagna il 9,3% per quanto riguarda ragazze e ragazzi in età tra i 18 e i 24 anni. Nonostante la media della Regione sia al di sotto di quella nazionale del 13,1% e di quella europea del 9,9%, sull’abbandono degli studi, specie dei giovanissimi, resta ancora molto da fare.

Io spero che questo piccolo luogo – conclude Martina Corgnati – sia un’ispirazione a darsi un destino diverso, a partire da un passato che appartiene a questo territorio. Tutte le donazioni che finora ho fatto dell’eredità di mia madre sono rivolte a questo scopo, mosse dalla volontà di portare un grande esempio di una persona che ha saputo acculturarsi, che ha saputo trasformare il suo talento naturale in vera proposta culturale, al fine di ispirare le generazioni a venire”.

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ultimo aggiornamento: 05-08-2022


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