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Un imprenditore sardo ha brevettato un impasto di calce e lana di pecora per le case del futuro

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Si chiama Costanzo Salis, è di Sassari, ha 72 anni e utilizza questa miscela innovativa di materiali naturali nel settore edilizio.

La bioedilizia italiana è alle prese con una scoperta potenzialmente rivoluzionaria: un imprenditore sardo ha brevettato un impasto di calce e lana di pecora che promette di rinnovare radicalmente le modalità di coibentazione degli edifici. L’inventore di questa amalgama si chiama Costanzo Salis, ha 72 anni, è di Sassari e attiva da oltre quarant’anni nell’edilizia. La scoperta è avvenuta quasi per caso, nata da una scommessa fatta con alcuni colleghi.

Calce e lana di pecora per le case del futuro

L’azienda Salis Costanzo si occupa di edilizia tradizionale e naturale. Da un confronto con il proprietario della Tessile Crabolu di Nule, Salis ha avuto l’idea di miscelare la lana di pecora con la calce. Dopo il primo pannello intonacato di lana, è nato il progetto che ha portato al brevetto: un composto completamente naturale e dall’impatto ambientale minimo, perfetto per la coibentazione di case sostenibili.

La lana prodotta delle pecore, miscelata alla calce, si è rivelata più efficace di numerosi materiali in commercio. Non solo: la soluzione ha il vantaggio competitivo di derivare da un materiale ritenuto di scarto. Miscelando la sabbia con l’acqua e la lana grezza, Salis ha messo a punto un composto unico. Naturalmente la sua è una ricetta segreta che ora è diventata un marchio registrato.

Pecore brucano l'erba
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I materiali che ho usato per arrivare alla formulazione di questo impasto composto da calce e lana – spiega Salis all’Ansa – sono naturali, non biologici. La differenza sta nel fatto che nel biologico si usano delle malte, come ad esempio il cemento. Io invece non lo uso, ma mi servo della pozzolana che viene cotta, oppure del cocciopesto, che sono terre composte che vengono messe al forno e poi macinate e schiacciate a seconda dell’uso che se ne deve fare”.

Oppure prendo la semplice sabbia – aggiunge l’imprenditore sardo – e la compongo e scompongo unendola con l’acqua. Uso anche la terra per fare mattoni. Adesso ho impastato e fatto 280 mattoni per costruire un forno sociale all’Argentiera. Inoltre non utilizzo materiali di scarto di fabbriche, quindi il nostro composto risulta ancora più sano”.

Costanzo Salis rivoluziona l’edilizia

L’imprenditore è affascinato dalla costruzione con materiali naturali. In passato ha realizzato costruzioni in paglia e blocchi di calce e canapa, edifici in malte di grassello di calce naturale, pitture con calce e finiture di prestigio al posto delle piastrelle. Per la lana si rifornisce dalla Tessile Crabolu, un’eccellenza del made in Sardinia.

Una prima casa è stata già realizzata – rivela Salis –, si tratta della restaurazione di un edificio nel centro storico di Sassari. Adesso ho trovato anche alcuni giovani architetti che mi stanno dando retta e mi stanno aiutando con le certificazione che mi mancano. Io in cambio gli sto insegnando ad usare questa nuova amalgama”.

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ultimo aggiornamento: 5 Marzo 2025 15:24

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