La sperimentazione al via in quattro regioni, dalla Lombardia alla Calabria: il progetto pilota si chiama Esercizi guidati ed è fornito da Google.
L’anno accademico 2024-2025 si apre con una grossa novità: l’intelligenza artificiale sbarca a scuola con progetti sperimentali in quattro regioni. Il progetto pilota, della durata di due anni, debutta all’interno di 15 classi medie e superiori di Calabria, Lazio, Lombardia e Toscana. L’applicazione si chiama Esercizi guidati ed è una tecnologia di apprendimento adattivo (basata cioè sull’analisi dei dati) fornita gratuitamente da Google.
Cosa farà l’intelligenza artificiale a scuola
A costo zero per scuole e famiglie, il progetto Esercizi guidati è curato da Paolo Branchini, fisico ricercatore e docente dell’Infn, l’Istituto nazionale di fisica nucleare. Gli assistenti virtuali di Google, che da anni equipaggia le scuole italiane con le piattaforme per la didattica digitale, serviranno a supervisionare alcuni test di lingua e di matematica, migliorare l’apprendimento di alunne ed alunni e semplificare il lavoro del corpo docente.
Lo strumento permette di generare compiti sulla base del materiale delle lezioni e sottoporli a studentesse e studenti, che sono guidati nello svolgimento dall’AI. Una volta consegnata la prova, il sistema raccoglie i dati sulle domande che creano più difficoltà e le gira agli insegnanti. A quel punto saranno i professori a personalizzare la didattica, suggerendo esercizi di ripasso a chi ha lacune e ritardi e al tempo stesso incrementando le capacità di chi dimostra potenzialità.
“Il cellulare crea dipendenza, distrae, anzi è stato dimostrato che non ha una efficacia didattica. Invece gli assistenti virtuali dell’IA, tramite programmi sui pc e tablet, facilitano l’apprendimento per i giovani”, ha spiegato il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. La valutazione finale è affidata ad Invalsi, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione.
Se i risultati saranno positivi, il governo intende allargare la sperimentazione e poi renderla strutturale all’intero mondo della scuola. “L’intelligenza artificiale non può soppiantare l’insegnante né marginalizzarne il ruolo, che è decisivo in tutti i gradi di scuola, in particolare nella primaria”, ha sottolineato Valditara. Dopo l’esperimento Esercizi guidati, il Miur ha stanziato un fondo ulteriore da 30 milioni di euro per sviluppare applicazioni IA dedicate a studentesse e studenti con disabilità visive e uditive.
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ultimo aggiornamento: 01-10-2024