Per far conoscere le storie di tanti ragazzi che qui hanno trovato una via d’uscita, è nata anche una serie di podcast.
Non esistono ragazzi cattivi: è la scritta che campeggia all’ingresso di Kayros, la comunità di Vimodrone, in provincia di Milano, che accoglie e reinserisce in società minori adolescenti e giovani maggiorenni con procedimenti penali e provvedimenti amministrativi e civili in atto. Dietro questa importante realtà solidale attiva dal 2000 c’è il fondatore don Claudio Burgio, sacerdote milanese cappellano del carcere minorile Beccaria.
Kayros, la comunità che porta alla rinascita
Con un nome ispirato al momento opportuno del greco antico, Kayros promuove progetti personalizzati per cambiare vite che sembrano già segnate. I ragazzi rimasti coinvolti nel mondo paludoso della criminalità vengono accettati in comunità, ascoltati eindirizzati verso un cammino di riscatto e riconciliazione, attraverso percorsi di riscoperta interiore e scommessa sul loro talento.
Ascolto, dialogo, fiducia, educazione: sono le chiavi che don Burgio usa con i suoi giovani ospiti. “La cultura attuale privilegia una narrazione criminogena – spiega il parroco in un’intervista all’Ansa – e fatica a parlare di riconciliazione, ma bisogna comprendere che un ragazzo, se aiutato e supportato, rende la società più sicura perché la sicurezza non è fatta solo dall’inasprimento delle pene, ma da una cultura che deve appoggiare cammini di cambiamento vero”.
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Per far conoscere le storie di tanti ragazzi che in Kayros hanno trovato una via d’uscita e una seconda possibilità, è nata l’idea di una serie di podcast come L’abbraccio che ripara – Perdonare un delitto, la storia dell’assassinio di Gaetano Montanino, la guardia giurata uccisa durante una tentata rapina la sera del 4 agosto 2009. Tra i responsabili del fatto c’è Antonio, all’epoca 17enne, condannato a 22 anni di carcere e oggi indirizzato verso un percorso di giustizia riparativa.
“C’è tanto di Kayros in questo podcast – sottolinea don Burgio nel corso della presentazione alla stampa –. È la storia di ragazzi che si riconciliano con la vita, a volte con le vittime dei loro reati. Il podcast riflette bene le storie di questi ragazzi che hanno commesso reati ma che, se accompagnati e aiutati, riescono a rielaborare l’accaduto e dargli nuovo significato, una nuova direzione alla vita e una speranza che non sia solo ottimismo banale ma qualcosa di fondato”.
Cosa fa Kayros: un luogo da dove ripartire
La comunità porta avanti numerosi progetti e attività educative. Due volte alla settimana c’è Parole in circolo, un laboratorio di dialogo e confronto con incontri, testimonianze e riflessioni su tematiche attuali. Quattro volte alla settimana c’è invece il laboratorio di cucina che permette di imparare e preparare ricette e condividere il pasto. Gli altri laboratori sono di eco-manutenzione (per la cura degli spazi comuni interni ed esterni e la manutenzione delle aree verdi), formazione per l’esame teorico della patente, videomaking e serigrafia, calcio, tennis, palestra, orto e lavorazione della creta.
Non mancano il cineforum e uno studio di registrazione, dove vengono creati e sviluppati testi e musiche, abbinati alla realizzazione di video multimediali. Da qui è uscito Baby Gang, il trapper italiano-marocchino di Lecco (al secolo Zaccaria Mouhib) tra gli artisti più ascoltati della sua generazione. Grazie alla musica e a Kayros ha dato una svolta alla sua vita, segnata dall’arresto per rapina, violenza e sparatoria e dalla dipendenza dagli psicofarmaci. “Viviamo così l’idea di carcere minorile e comunità – racconta don Burgio –, non come una storia che finisce male, ma un luogo da dove ripartire, una grande occasione”.
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ultimo aggiornamento: 24 Febbraio 2025 16:37