La Commissione europea, giunta quasi alla fine del mandato, lancia il progetto di cooperazione transnazionale tra università che dovrebbe diventare attivo entro il 2027.
La Commissione europea e il suo Ufficio comunicazione hanno lanciato ufficialmente la proposta di una laurea europea, un titolo di studio unico valido in tutti e 27 i Paesi dell’Unione. L’obiettivo è riunire tre iniziative distinte presentate dalla Commissione per promuovere la cooperazione transnazionale tra le università: far muovere studentesse e studenti, semplificare le carriere dei docenti e renderle più attrattive.
Cos’è e come funzionerà la laurea europea
La laurea europea sarà un titolo di laurea valido in tutta l’Unione con numerose opportunità e sbocchi professionali. Potrebbero esserci sia una laurea europea vera e propria inserita nelle legislazioni nazionali e riconosciuta in tutti gli Stati oppure un bollino per i corsi che soddisfano determinati criteri indicati dall’esecutivo. Bruxelles fa sapere che la laurea europea “prepara la strada per un nuovo tipo di programma congiunto, basato su una serie comune di criteri, concordata a livello europeo”. Non certo una novità per chi lavora nel settore dell’educazione universitaria superiore.
Il processo, infatti, parte dal programma Erasmus+ (che nel 2025 vedrà arrivare progetti di percorsi di laurea europei) e dalle alleanze tra le università europee. Gli atenei del circuito lavorano da tempo alla progettazione di piani di studio trasversali per permettere a studentesse e studenti di formarsi apprendendo discipline di campi differenti e parlando lingue diverse, aprendosi così ad un mercato del lavoro non più nazionale ma pienamente europeo.
La strategia della Commissione è formare una comunità di studio europea dalle competenze trasversali, dove sperimentare un’innovazione e una ricerca sempre più competitive. In tal senso la laurea europea sarà il passaggio conclusivo di un processo di integrazione che trasforma l’Unione in un laboratorio continentale di formazione.
L’alleanza si chiama Bauhaus4EU ed è un network interdisciplinare che comprende dieci atenei europei pronti a mettere in campo ricerca, innovazione e sviluppo in tutti i settori culturali per favorire nuove opportunità professionali per gli studenti durante e dopo gli anni universitari. La mission è favorire la trasformazione sostenibile e inclusiva delle regioni europee attraverso la cooperazione internazionale e multilaterale.
Quando sarà disponibile la laurea europea?
Al progetto Bauhaus4EU aderiscono l’Università di Bergamo per l’Italia, la tedesca Bauhaus-Universität Weimar, le francesi Lumière Lyon 2 e Université de Picardie Jules Verne, il Blekinge Institute of Technology in Svezia, il Polytechnic Institute of Castelo Branco in Portogallo, l’albanese Polis University, l’Università di Architettura, Ingegneria civile e Geodesia di Sofia, l’Università di Economia di Katowice e l’Università della Macedonia a Salonicco.
Ma quando sarà attiva la laurea europea? Il titolo di studio dovrebbe diventare disponibile entro il 2027. La Commissione prevede la creazione di una struttura, l’European Degree Policy Lab, che lavora con i Paesi membri e gli atenei per sviluppare le linee guida e monitorare il livello degli insegnamenti. I prossimi step sono la collaborazione reciproca tra gli atenei, lo sviluppo delle competenze legislative nazionali in senso comunitario e l’approvazione dal punto di vista giuridico dei vari Stati nel processo di istituzione di un’istruzione superiore europea.
Riproduzione riservata © 2024 - LEO
ultimo aggiornamento: 19-04-2024