Con il servizio manutenzione del verde ai minimi termini, il paese in provincia di Torino lancia il progetto “Non seguire il gregge!”: ecco di cosa si tratta.

Pecore come tosaerba nel verde e nei cortili delle scuole. Nessuno scherzo, il progetto c’è e porta la firma del Comune di Nichelino, in provincia di Torino. A presentarlo è la giunta dem guidata dal sindaco Giampietro Tolardo. Alle prese con un servizio di manutenzione ormai ridotto ai minimi termini e con il problema di coniugare la programmazione dei tagli e il loro costo alla sicurezza degli studenti, l’amministrazione della cittadina piemontese ha pensato di affidare la tosatura agli animali.

Nichelino, pecore per tosare l’erba delle scuole

Non seguire il gregge!” si propone di gestire i giardini scolastici in modo ecosostenibile con l’aiuto di un gregge di pecore. Presentato da Jacopo Suppo, vicesindaco di Torino, con la consigliera delegata metropolitana Valentina Cera e l’assessore a Edilizia e manutenzione scolastica ed ecologia integrale Alessandro Azzolina, il progetto è ancora in fase sperimentale e in questa finestra di lancio coinvolge due istituti superiori, l’Erasmo da Rotterdam e il Maxwell.

L’obiettivo del Comune di Nichelino è duplice: da un lato, portare le pecore nei nidi e nelle scuole di ogni ordine e grado come tosaerba naturali; dall’altro, educare studenti e studentesse alla sostenibilità ambientale e al consumo consapevole. Oltre a sostituire falciatrici e decespugliatori, pecore e pastori saranno parte attiva di laboratori per insegnare a ragazze e ragazzi a fare formaggi, yogurt e gelati.

Pecore brucano l'erba
Abbattono le emissioni ed i rumori: le pecore tosaerba naturali a Nichelino

Le attività di “Non seguire il gregge!” prevedono pure l’utilizzo di una storica cornice verde come il Parco Naturale di Stupinigi e il coinvolgimento delle aziende del territorio che si occupano di agricoltura, allevamento, produzione lattiero-casearia e concimazione naturale. “Un progetto che nasce da un’esigenza molto pratica di tagliare l’erba, ma anche dalla necessità di connettere la dimensione educativa degli studenti con la natura e la dimensione agricola del nostro territorio”, spiega l’assessore Azzolina.

È un progetto partecipato e condiviso fra Comune e, nel caso delle scuole superiori secondarie, con la Città metropolitana e i dirigenti scolastici e può essere d’esempio per altri comuni e altre scuole. Una buona pratica con valenze gestionali ed educative che può esser replicata anche in contesti urbani”, aggiunge la consigliera Cera.

Pecore tosaerba: i precedenti in Francia e Germania

L’idea dei greggi di pecore per curare il verde pubblico avviene da anni a Berlino. Questa soluzione green è stata introdotta per la prima volta all’interno dello Schlosspark nel parco del Palazzo di Charlottenburg. L’amministrazione berlinese ha fatto arrivare 40 pecore della specie Gotland nel giardino barocco della città perché costano poco e rispettano la natura.

In Francia era stato il comune di Saint-Quentin-Fallavier a stringere un accordo con un’associazione ambientalista per ripulire l’area verde abbandonata attorno alla prigione locale e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’estinzione di una particolare specie di pecora. In Italia l’assunzione di pecore e capre tosaerba è stata messa in pratica a Ferrara, a Torino, negli scavi di Pompei e a Roma nel parco della Caffarella.

Riproduzione riservata © 2024 - LEO

ultimo aggiornamento: 08-01-2023


Aeroporto di Bologna: 100 mila api controllano la qualità dell’aria

Prosecco Superiore Valdobbiadene, il 2022 è da record: confermate oltre 100 milioni di bottiglie