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Perché febbraio è di 28 giorni? La storia del mese più corto dell’anno

Una mano tiene un calendario nel mese di febbraio

Le ipotesi sono diverse e spesso discordanti tra loro: c’entrano i romani e il passaggio dal calendario giuliano a quello gregoriano.

Febbraio vuol dire Imbolc, carnevale e San Valentino, ma anche il mese più corto dell’anno. Non tutti sanno perché il secondo mese dell’anno, quello in cui si vedono i fiori di prugno nella tradizione giapponese, ha soltanto 28 giorni, a volte 29 negli anni bisestili. Le ipotesi sull’origine di questo “ridimensionamento” sono diverse e spesso discordanti tra loro, specie nelle ricostruzioni degli storici.

Perché febbraio ha 28 giorni? C’entrano i romani

La versione più semplice (e accreditata) nella nostra cultura è quella risalente al tempo di Numa Pompilio, il secondo dei sette re di Roma. Nel 700 a.C. il sovrano di origine sabina aggiunse gennaio e febbraio alla fine del calendario, sommandoli ai dieci mesi dell’anno conteggiati fino ad allora da marzo a dicembre. In quell’epoca, infatti, si consideravano l’anno di 304 giorni e l’inverno come un periodo senza mesi.

Febbraio era il mese dei rituali di purificazione, una ricorrenza pagana tenuta in onore del dio etrusco Februus e della dea romana Febris. Peccato che la nuova sistemazione voluta da Numa Pompilio si rivelò imprecisa perché sfasava l’allineamento tra l’alternarsi delle stagioni e il calendario. Così venne inventato il Mercedonius, un mese intercalare con un inframezzo di 27 giorni ogni due anni.

panoramica foto foro cesare a roma
Il calendario di Giulio Cesare ha influito sul febbraio di 28 giorni

La disposizione dei 28 giorni per come la viviamo oggi risale secondo altri ad una disputa a distanza tra Giulio Cesare e Ottaviano. Durante il suo regno il Pater Patriae aveva introdotto il calendario giuliano, ovvero il calendario solare di 365 giorni e 6 ore (un valore che superava di 11 minuti quello reale) che conteggia il trascorrere dell’anno a partire da gennaio. Secondo quella sistemazione, febbraio contava 29 giorni e luglio, il mese dedicato a Cesare, ne faceva 31.

Con l’ascesa di Augusto, il fondatore dell’Impero romano, il Senato decise di dedicare l’ottavo mese dell’anno all’imperatore che regnò per 41 anni, ma agosto era fatto di 30 giorni, uno meno di luglio. Per non fare torto a nessuno, si raggiunse il compromesso di togliere un giorno a febbraio e lasciarlo a 28, con gli antichi quintilis e sextilis entrambi di 31 giorni.

Febbraio è di 28 giorni già nel calendario gregoriano?

Non tutti concordano sulle radici romane di febbraio mese da 28 giorni. In una versione alternativa di questa vicenda, si sostiene che l’antico februare (o solmoneth nel mondo anglosassone, ovvero il mese del fango) abbia sempre avuto 28 giorni. Una conferma arrivata nel calendario gregoriano, il calendario solare ufficiale adottato in quasi tutto il mondo e introdotto da papa Gregorio XIII nel 1582, sopprimendo 10 giorni per rimettere in linea il computo del tempo del calendario giuliano e la durata dell’anno solare ed evitare che la Pasqua si spostasse verso l’estate.

Nel corso della storia non sono mancate alcune eccezioni, con un febbraio di 30 giorni. In Svezia, il calendario del 1712 (anno bisestile) segnò la data 30 febbraio: nel 1699, infatti, il re Carlo XII aveva deciso di uniformarsi al calendario gregoriano, eliminando tutti gli anni bisestili dal 1700 al 1740. La scelta procurò un problema di sincronizzazione. In Russia, invece, con la rivoluzione d’ottobre del 1917, si decise di cambiare anche il corso dei mesi. Purtroppo ci furono degli errori nel conteggio e nel 1930 e 1931, il mese di febbraio durò 30 giorni.

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ultimo aggiornamento: 11 Febbraio 2025 17:54

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