Non solo: l’assessore Jean-Pierre Guichardaz punta ad allargare il piano a tutte le scuole medie e ad aggiungere lo sportello psicologico.
Parità di genere e coraggio delle piccole cose: così l’assessore Jean-Pierre Guichardaz presenta Tampon Box, il programma della Valle d’Aosta che introduce assorbenti gratis alle scuole superiori. Prima regione d’Italia a lanciare un piano del genere, l’amministrazione valdostana ha fornito a tutti gli istituti del territorio, compresi quelle paritari, un distributore destinato alle studentesse. Un progetto pilota che non finisce qui, ma promette di ampliarsi in futuro.
Valle d’Aosta: assorbenti gratis alle superiori
I Tampon Box sono installati nei bagni delle scuole e offrono gratuitamente assorbenti alle studentesse in caso di necessità. Guichardaz, assessore regionale ai beni e alle attività culturali, al sistema educativo e alle politiche per le relazioni intergenerazionali, pensa già di allargare il piano alle medie perché il ciclo arriva sempre prima. La presentazione ufficiale del programma si è tenuta all’Istituto tecnico e professionale Corrado Gex di Aosta.
Il modello è quello adottato da WAO a Milano. “Un gesto semplice, quasi invisibile nella quotidianità scolastica. Eppure, oggi più che mai, ho sentito quanto possa essere significativo – ha spiegato Guichardaz –. Perché non è la ‘scatola’ in sé che conta, ma ciò che rappresenta: attenzione, rispetto, inclusione. Un messaggio potente che attraversa il corpo, la cultura, la scuola. E che parla di diritti, di parità, di educazione”.

La Valle d’Aosta diventa così l’unica regione d’Italia in cui l’amministrazione si è presa in carico di fornire alle superiori distributori del genere. Per ora sono dieci le scuole coinvolte. L’obiettivo è trasformare la scuola in un luogo dove costruire la parità di genere, riconoscere i bisogni e far considerare il ciclo mestruale con naturalezza, senza mettere a disagio le ragazze.
“Un gesto concreto, sì. Ma anche un simbolo – ha sottolineato l’assessore –. Un modo per dire che la scuola non può essere un luogo dove si prova imbarazzo per ciò che si è. Che il corpo femminile non va taciuto, nascosto, ridotto al silenzio. Che le mestruazioni, evento naturale e inevitabile, non sono un problema da risolvere, ma una realtà da accogliere e normalizzare”.
Dopo la Tampon Box lo sportello psicologico
“Non è raro che una ragazza, soprattutto nei primi anni, si senta impreparata o a disagio – ha concluso Guichardaz –. Non sempre si ha il coraggio di chiedere. Non sempre c’è qualcuno con cui parlare. E allora questi piccoli presidi diventano molto più di un oggetto: diventano una presenza amica. Un segno di cura, di rispetto, di civiltà”.
Il prossimo passo, oltre all’introduzione del Tampon Box nelle scuole medie, sarà quello di estendere a tutte le superiori lo sportello psicologico. Il progetto partirà a settembre: la regione ha stanziato 300mila euro, contro i duemila per istituto degli anni precedenti. I percorsi di educazione sessuale e affettiva, per formare benessere, prevenzione e costruzione di relazioni sane tra studenti e studentesse, saranno affidati a personale altamente qualificato.
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ultimo aggiornamento: 3 Aprile 2025 17:01