Un nuovo episodio di accuse di razzismo legato al cocktail Negroni scatena il dibattito: l’intervento di Vittorio Feltri sulla questione.
Il tema del razzismo torna ancora una volta al centro del dibattito pubblico, stavolta a causa di un episodio avvenuto a Pordenone. Un gruppo di stranieri ha accusato di razzismo un barista per aver ordinato il famoso cocktail Negroni. La vicenda ha suscitato l’attenzione di Vittorio Feltri, il quale ha espresso la sua opinione in un editoriale su Il Giornale. Feltri critica la crescente sensibilità verso l’uso del linguaggio, definendola una sorta di “proibizionismo linguistico”.
Le sue parole riflettono una posizione critica verso la cultura ‘woke’, sottolineando come il vero problema non sia l’uso di certi termini, ma piuttosto la mancanza di comprensione del contesto e delle intenzioni.

Le parole di Vittorio Feltri sul caso del cocktail Negroni
In risposta alle domande di un lettore, Vittorio Feltri ha commentato l’episodio accaduto a Pordenone, dove l’ordinazione di un cocktail Negroni ha portato ad accuse di razzismo. Feltri ha espresso il suo punto di vista con toni decisi: “Penso che non soltanto siamo arrivati alla follia, ma che ci siamo proprio ubriacati, e non di Negroni, purtroppo, bensì di cultura ‘woke’ distillata a dosi tossiche”. Secondo Feltri, si è passati dal proibizionismo alcolico a quello linguistico, evidenziando come la società si indigni più per l’uso di certi termini che per l’ignoranza generale. Questa posizione ci invita a riflettere su come le parole possano essere interpretate in modi diversi a seconda del contesto e della sensibilità individuale.
Il significato delle parole e la loro evoluzione nel tempo
Feltri ha approfondito l’origine del nome Negroni, sottolineando come la parola “negro” fosse utilizzata in modo neutro in passato su giornali, romanzi, canzoni e film. Ora, però, è vista come “radioattiva e incendiaria”. Egli ha affermato: “Il razzismo, oggi, viene cercato nelle etichette dei liquori, non nelle intenzioni di chi parla”. La riflessione si concentra sulla trasformazione che alcune parole hanno subito nel tempo e su come il loro significato possa cambiare radicalmente a seconda del contesto socio-culturale. Questo solleva domande su quanto sia importante considerare le intenzioni di chi utilizza certi termini, piuttosto che focalizzarsi esclusivamente sulle parole stesse.
Riflessioni sul declino della comprensione e l’uso delle parole
Feltri ha concluso la sua analisi con una riflessione critica sull’evoluzione della società : “Non sarà che siamo diventati tutti dei barili di permalosità priva di intelligenza? E sai qual è l’aspetto peggiore? Che queste scene non fanno ridere affatto: fanno paura“. Questo commento evidenzia una preoccupazione per il futuro della comunicazione e delle relazioni sociali. Feltri sostiene che il vero problema non sia l’utilizzo di certe parole, ma che la società abbia perso il senso delle parole stesse, portando a una crescente divisione e incomprensione. Questa riflessione stimola un dibattito su come affrontare il tema del razzismo e dell’uso del linguaggio in un mondo sempre più complesso e interconnesso.
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ultimo aggiornamento: 20 Giugno 2025 14:38