Due imprenditori del Sud hanno deciso di coltivare il primo cotone biologico italiano scientificamente tracciabile: il progetto funziona.

E’ una storia positiva quella che arriva dalla Puglia, di un Sud che reinventa e si fa promotore di eccellenze. Ed è la storia di due imprenditori che hanno deciso di coltivare il primo cotone biologico italiano, entrare nel settore dell’abbigliamento e produrre camicie di alta sartoria. La scommessa si è rivelata vincente: i dati sulle vendite infatti hanno registrato, dal 2019 ad oggi, numeri più che positivi.

Come nasce l’idea della coltivazione del cotone

E’ il 2019 quando Pietro Gentile e Michele Steduto, imprenditori di San Marco in Lamis, decidono di entrare nel settore dell’abbigliamento e iniziare a produrre camicie di alta sartoria. Il loro è stato un progetto ambizioso, che parte dal Gargano, e che li ha visti impegnati nella produzione delle materie prime. Il cotone in Italia non viene coltivato ma all’estero è considerato una fonte di guadagno non indifferente. Così i due imprenditori hanno iniziato una coltivazione sperimentale su 3 ettari di terreno tra San Marco in Lamis e San Severo. Nascono da qui le loro camicie Gest. Un’ulteriore svolta arriva però nel 2020 quando dalla collaborazione con il gruppo Albini inizia in Puglia, dopo 70 anni, la produzione del cotone italiano biologico con la prima filiera tracciabile.

cotone batuffoli
Cotone

I passi in avanti del cotone biologico italiano

La collaborazione con il gruppo Albini, che fornisce tessuti dalla provincia di Bergamo alle case di moda più importanti di tutto il mondo, ha permesso di riportare la produzione di cotone in Italia. Questa collaborazione ha mostrato i suoi frutti in tempi brevi. Dal 2020 il gruppo è passato da una vendita del 5% di organico al 30% nel 2021 e al 35% nel 2022. La prima filiera tracciabile permette di seguire il processo dalla semina alla tessitura. La coltivazione avviene in Capitanata e la ginnatura in Grecia, ma si sta lavorando per portare anche questo passaggio in Italia. Le balle di cotone tornano poi in Italia ed è ad Albino che avviene la tessitura. L’obiettivo di quest’anno è quello di coltivare 100 ettari di cotone in Capitanata chiudendo tutto il percorso in Italia e creando dunque nuovi posti di lavoro.

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ultimo aggiornamento: 23-03-2023


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