Cos’è l’isopensione? Vediamo come funziona lo strumento di flessibilità pensionistica introdotto nel 2012 dalla Legge Fornero.

L’isopensione è uno dei tanti strumenti che i lavoratori italiani hanno a disposizione per andare in pensione prima del previsto. Vediamo a quale categoria è destinata, come funziona e a quanto ammonta l’assegno mensile che si percepisce dall’azienda e non dall’Inps.

Isopensione: cos’è e come funziona

Nata nel 2012 con la legge Fornero, l’isopensione è uno strumento di flessibilità che consente ad una categoria di lavoratori di accedere in anticipo alla pensione, ma senza rinunciare ad una parte dei contributi. Questa possibilità pensionistica è nata con un duplice scopo: fronteggiare gli esuberi del personale senza ricorrere al licenziamento e favorire il ricambio generazionale. Con la formula dell’isopensione, i dipendenti del settore privato, assunti in aziende con più di 15 lavoratori, possono ritirarsi dal lavoro con 4 anni di anticipo.

Affinché si possa attuare questo strumento di flessibilità, è necessario che l’azienda titolare stringa un accordo con le organizzazioni sindacali locali. In seguito, questo documento verrà esaminato e validato dall’Inps. E’ bene sottolineare che è l’azienda a farsi carico del pagamento dell’assegno di isopensione e dei contributi previdenziali, ma è l’Istituto Previdenziale ad erogare il trattamento con frequenza mensile.

Inoltre, i soggetti che aderiscono all’isopensione possono comunque trovare un altro lavoro senza il rischio di perdere l’assegno mensile. Non vi è, infatti, alcun divieto di rioccupazione. Possono addirittura aprire Partita Iva (anche forfettaria), sia come ditta individuale che come libero professionista.

Pensione

A quanto ammonta l’assegno dell’isopensione?

L’isopensione tutela il lavoratore. Laddove l’azienda dovesse interrompere il pagamento, l’Inps può fare ricorso al soggetto che funge da garante. Nel momento in cui l’insolvenza supera 180 giorni, l’Istituto Previdenziale può richiedere l’intera fideiussione e pagare in autonomia le somme che spettano al pensionato. Generalmente, l’assegno di questa misura pensionistica ha un importo più basso rispetto a quello che si percepisce in formula piena. Quando il lavoratore raggiungerà l’effettiva età pensionabile, l’importo verrà ricalcolato.

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ultimo aggiornamento: 23-03-2023


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