Finalmente arrivano buone notizie dal mondo del lavoro. Infatti, l’Istat certifica che a marzo 2023 sono aumentati gli occupati, facendo calare finalmente il tasso di disoccupazione.

Vediamo quindi nel dettaglio quali sono i dati che fanno tirare, per fortuna, un sospiro di sollievo in una situazione economica che sembrava ormai disperata a causa soprattutto di un alto tasso di inflazione.

I dati sull’occupazione di marzo 2023

Arrivano in questi giorni i dati relativi all’occupazione del primo trimestre del 2023 che permettono quindi di tirare un po’ le somme di come sta andando. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, nel 2023 la disoccupazione cala, con un aumento di 22.000 occupati. Il tasso di disoccupazione quindi subisce una forte riduzione pare al 7,8% percentuale. Sono diverse le ragioni di questo dato che fa ben sperare, tra cui anche una migliore formazione del personale poiché tutte le imprese e aziende sono alla ricerca di lavoratori che possono vantare un titolo di studio. Se stai anche tu cercando lavoro, scopri a questo link tutti i diplomi disponibili per arricchire il tuo curriculum.

Giovani laureati
Giovani laureati

Vale a dire che il mercato del lavoro in Italia riesce a dimostrarsi piuttosto vivace. Infatti, è ben il terzo mese consecutivo che il numero degli occupati sale; la stessa situazione si era presentata anche nel mese di febbraio. Rispetto all’anno scorso, in fin dei conti, ci sono 297.000 persone che hanno trovato un’occupazione

I dati occupazionali: le differenze tra uomini e donne 

Se si guarda ancora più approfonditamente il dato relativo ai nuovi occupati del mese di marzo 2023, si scopre che la maggior parte sono lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. Il tasso di occupazione generale per lo stato italiano resta quindi stabile al 60,9%, ma esistono profonde differenze in base al genere. 

Infatti, se per gli uomini il tasso di occupazione percentuale è del 70,1, per le donne resta fermo al palo cioè al 51,6%. Su base annua, il tasso di occupazione è salito di uno 0,9%, il che è un ottimo risultato soprattutto quando si confronta il dato trimestrale che fa segnare un più 0,4%, che equivale a 90.000 lavoratori occupati in più

Secondo gli esperti, questo dato in crescita è relativo all’aumento di persone che sono alla ricerca di un’occupazione e, allo stesso tempo, alla diminuzione degli inattivi. Tuttavia, continua a preoccupare il dato relativo alla disoccupazione giovanile che si attesta ancora sopra al 22%, il livello più basso in tutte le classifiche europee e internazionali. 

Le persone che hanno quindi trovato un’occupazione nell’ultimo anno sono quindi 297.000 e si tratta soprattutto di lavoratori dipendenti, forse segno che le politiche occupazionali messe in atto stanno avendo successo. Tuttavia, la crescita è legata anche a un aumento delle persone che attivamente cercano lavoro in particolare uomini e donne al di sotto dei 35 anni di età che possono quindi spendere in maniera migliore i loro titoli di studio, come i diplomi superiori, sul mercato del lavoro. 

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ultimo aggiornamento: 30-05-2023


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