In costante aumento, le frodi telefoniche ai danni di TIM e di altri operatori telefonici puntano alla sottrazione di dati personali attraverso tecniche di raggiro molto ingegnose.

Queste tecniche vanno dalla clonazione della SIM al Vishing, o phishing vocale, un sistema che utilizza chiamate telefoniche o servizi di messaggistica vocale per inserire nel dispositivo della vittima malware o per indurla a rivelare informazioni private, utili per la sottoscrizione di contratti fasulli e dannosi per l’utente.

Per rendere più credibili le chiamate, molti call center illegali fanno in modo che sul display del malcapitato non appaiano numeri anonimi ma di telefonia fissa, di una società o, ancora, un numero inesistente creato ad hoc da un apposito software. In gergo, questo sistema prende il nome di CLI Spoofing ed ovviamente si tratta di un atto fraudolento con il quale si vuole emulare l’identità di un gestore telefonico o di un’altra azienda nota che gode della fiducia di molti clienti per accedere con l’inganno ad informazioni riservate.

Nonostante tutti gli accorgimenti adottati dalle autorità (Agcom) per la lotta contro il teleselling selvaggio, ad oggi non esiste una soluzione tecnica risolutiva, perché periodicamente vengono creati strumenti di elusione sofisticati e le reti di TLC sono sempre più complesse. TIM, nel tutelare i suoi clienti, offre alcuni utili consigli per difendersi dalle più comuni frodi telefoniche.

Truffe telefoniche ai danni degli utenti TIM e della stessa società: come riconoscerle

Le frodi telefoniche sono la piaga del momento e costituiscono un danno economico per i clienti e di credibilità per le stesse società telefoniche. La truffa ha inizio quando l’utente risponde a una chiamata apparentemente senza trucchi né inganni, intavolando una conversazione con un finto operatore che non si identifica, cioè non fornisce il proprio nome né il codice univoco che lo contraddistingue dagli altri colleghi.

Si tratta di persone senza scrupoli che si pongono come obiettivo la raccolta di dati sensibili degli ignari utenti al fine di attivare un altro contratto. Il nuovo piano tariffario, oltre ad appartenere a una compagnia telefonica diversa da TIM senza che il cliente ne sia stato informato, ha spese di ricarica o di gestione dell’abbonamento ovviamente superiori a quelle precedenti. In più, effettuando una disdetta della linea prima del termine, la vittima si troverà a pagare una penale (che si aggira suppergiù sulle 20 euro) per il recesso anticipato e senza giustificato motivo. Insomma, oltre al danno, anche la beffa!

Soluzioni di TIM per prevenire le truffe telefoniche: le scuse più frequenti

Anche se le tecniche per raggirare i clienti TIM (e non solo) cambiano costantemente, i truffatori attirano l’attenzione dei loro interlocutori con alcune scuse tipiche. Tra queste, la più frequente riguarda l’aumento significativo del canone con frasi del tipo: “la sua promozione sta per scadere, perciò subirà degli aumenti elevati in fattura”. Esercitando una pressione psicologica, segnalano l’imminente incremento economico della tariffa in corso convincendo la persona a cambiare gestore. L’aumento però non esiste: è solo una tecnica di persuasione chiaramente malevola.

Alcuni, invece, chiamando insistentemente evidenziano presunti guasti tecnici sulla linea telefonica, reclami inesistenti e mai segnalati. Segue l’invito a cambiare operatore per avere un servizio, a loro detta, migliore.

Come difendersi? Bisogna tener presente che TIM comunica eventuali cambi delle condizioni generali del contratto tramite messaggio di testo o per posta. Inoltre, la ricezione di una telefonata da parte di un numero sospetto dovrebbe sollevare qualche dubbio. Gli operatori inbound, infatti, chiamano sempre da un numero in chiaro e ricontattabile (proveniente cioè dai numeri del Servizio Clienti TIM 187 o 191 per i piani business), non da uno anonimo, da un cellulare o da un fisso che risulta stranamente inattivo o inesistente.

Inoltre, si presentano al cliente fornendo fin da subito il proprio nome e il codice partner, da poter verificare sul sito ufficiale della compagnia telefonica.

Per prevenire le truffe, è importante conoscere l’esatta data di scadenza del contratto. Molto spesso, infatti, i falsi operatori fanno leva sulla fiducia dell’interlocutore, affermando che l’offerta attiva sul numero telefonico è prossima alla scadenza e, pertanto, le condizioni potrebbero non essere le stesse. A questo punto, propongono un cambio di operatore o la chiusura del vecchio abbonamento con l’apertura di uno nuovo, a condizioni poco chiare o eccessivamente convenienti che celano l’inganno.

Cosa fare nel caso in cui si sospetta che la chiamata ricevuta sia una truffa

Alcune app gratuite per dispositivi Android e iOS, filtrano in maniera automatica le chiamate in entrata riconoscendo i potenziali truffatori. Tuttavia, i moderni strumenti riescono ad eludere i software per cui è facile diventare preda di questa gente senza scrupoli.

TIM invita a segnalare un’eventuale chiamata sospetta direttamente al Servizio Clienti, o tramite email all’indirizzo di posta elettronica TIMaltuofianco@telecomitalia.it. Gli operatori avvieranno subito tutte le verifiche del caso. Affinché la segnalazione abbia un adeguato esito, è indispensabile fornire il proprio nome, cognome, luogo e data di nascita, un recapito telefonico (anche alternativo), una breve descrizione dell’accaduto e, se possibile, l’autorizzazione per utilizzare i dati personali e la segnalazione presso le sedi opportune.

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ultimo aggiornamento: 10-09-2024


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