Vai al contenuto

Un breve pisolino combatte il caldo e mantiene il cervello attivo

Pisolino

I neurologi suggeriscono che una breve pausa può migliorare la memoria, l’attenzione, la concentrazione e la produttività.

Secondo una recente ricerca, un breve sonnellino pomeridiano può apportare notevoli benefici al cervello, diminuendo, nel contempo, il rischio di malattie neurodegenerative. I dati forniti dallo studio offrono una nuova prospettiva sulla relazione tra il riposo durante il giorno e la salute cerebrale, suggerendo che un sonnellino di pochi minuti può avere effetti positivi sul nostro cervello.

Pisolino pomeridiano fa bene al cervello, ma deve essere breve

L’estate è il momento perfetto per dedicarsi alla siesta, il riposo durante le ore più calde del giorno. Il caldo intenso favorisce la voglia di dormire, un’abitudine che ha dimostrato benefici per la salute.

Si è scoperto infatti che esiste una predisposizione genetica associata a un maggior sviluppo cerebrale e a un minore rischio di Alzheimer, rendendo la siesta non solo piacevole, ma anche salutare per il cervello.

Pisolino
Pisolino

Tuttavia, è importante tenere presente che la durata ideale della siesta dovrebbe essere breve, di massimo un quarto d’ora. Gli esperti della Società italiana di neurologia (Sin), basandosi su studi scientifici recenti, consigliano di seguire alcune regole per una siesta salutare.

Seguire il bon ton del pisolino pomeridiano significa trarne i massimi benefici senza interferire con il sonno notturno.

Lo studio della Northwstern University

L’estate scorsa è stata caratterizzata da importanti scoperte scientifiche riguardo al sonno pomeridiano, così come alla sua relazione con la temperatura e il nostro patrimonio genetico.

Uno studio condotto dalla Northwestern University ha rivelato che temperature superiori a 25 gradi Celsius influenzano positivamente la propensione alla siesta, poiché il nostro cervello ha un termometro interno che regola il metabolismo corporeo in base all’ambiente circostante. Tuttavia, con il fenomeno del riscaldamento globale, tali temperature sembrano essere superate di recente.

Siesta pomeridiana
Siesta pomeridiana

C’è di più: uno studio condotto in collaborazione tra le università di Montevideo, Londra, il Center for Genomic Medicine di Boston e il Broad Institute di Cambridge ha evidenziato una predisposizione genetica alla siesta.

Ciò potrebbe essere sorprendente: tuttavia, questa particolare inclinazione sembra essere associata a un maggior sviluppo cerebrale e a un rischio ridotto di malattia di Alzheimer.

Queste scoperte offrono spunti interessanti per la comprensione della relazione tra sonno e salute, evidenziando come il sonno pomeridiano possa avere effetti positivi sulla funzionalità cerebrale e sulla prevenzione di malattie neurodegenerative.

I risultati della ricerca

La ricerca condotta sulla correlazione tra il sonnellino diurno e i benefici cerebrali ha rivelato dei risultati estremamente interessanti.

Secondo questo studio, i neurologi hanno scoperto che un breve riposo pomeridiano, della durata compresa tra 5 e 15 minuti, può portare a notevoli vantaggi per il cervello.

Ragazza che dorme
Ragazza che dorme

Ciò che è ancora più sorprendente è che questi benefici possono persino protrarsi fino a 1-3 ore dopo il sonnellino. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che se la siesta supera i 30 minuti, si osserva un temporaneo deterioramento delle performance cognitive.

Per condurre questa ricerca, sono stati coinvolti circa 500 mila partecipanti appartenenti a diversi gruppi di età. Questi individui sono stati sottoposti ad approfondite valutazioni utilizzando tecniche di imaging cerebrale e analisi genomica.

I risultati emersi dalla ricerca sostengono che vi sia una relazione tra la predisposizione genetica al riposo diurno e un aumento del volume cerebrale totale di circa 15,8 centimetri cubi.

Riproduzione riservata © 2024 - LEO

ultimo aggiornamento: 23 Luglio 2023 10:51

Vantaggi, funzionalità e benefici economici dei montascale per anziani, disabili o soggetti con difficoltà motorie