Claudio Descalzi è l’Amministratore Delegato del Gruppo Eni: scopriamo la sua biografia, dalla laurea al successo.

Amministratore Delegato di Eni dal 2014, Claudio Descalzi ha iniziato la sua carriera nel Gruppo nel lontano 1981, come ingegnere di giacimento. Diamo uno sguardo alla sua biografia, dalla laurea in fisica al successo, passando per la brutta vicenda giudiziaria che l’ha visto indagato per corruzione internazionale.

Chi è Claudio Descalzi: la biografia

Classe 1955, Claudio Descalzi nasce il 27 febbraio a Milano. Nel 1955 si laurea in fisica presso l’Università degli Studi della sua città. Nel 1981 entra nel Gruppo Eni come ingegnere di giacimento e, successivamente, ricopre il ruolo di project manager per lo sviluppo delle attività nel Mare del Nord, Libia, Nigeria e Congo. La promozione arriva nel 1990 quando diventa responsabile delle attività operative e di giacimento in Italia e lancia un nuovo modello operativo che consente all’azienda di incrementare la produzione di barili giornalieri a 250.000 unità.

Negli anni seguenti, Descalzi ricopre in Eni diverse posizioni: managing director della consociata Eni in Congo, vice chairman & managing director di Naoc, direttore dell’area geografica Africa, Medio Oriente e Cina, direttore dell’area geografica Italia, Africa e Medio Oriente, consigliere di amministrazione di diverse consociate Eni e vice direttore generale della divisione Exploration & Production. Nel 2008 viene nominato Direttore operativo della divisione di Eni Exploration & Production, mentre dal 2014 ricopre il ruolo di Amministratore Delegato.

Il successo di Claudio Descalzi: da Eni a Confindustria

Appena eletto Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi lancia il Progetto Italia, volto alla produzione energetica a zero emissioni. Nel 2018 viene avviato l’impianto fotovoltaico di Assemini e nel 2020 tocca a quello di Porto Torres. Il suo obiettivo è la transizione verso le rinnovabili, tanto che entro il 2050 si dovrebbe raggiungere la decarbonizzazione di tutti i prodotti e processi aziendali.

Negli anni, ha ricoperto anche altri ruoli all’infuori di Eni. E’ stato Presidente di Assomineraria dal 2006 al 2014 e membro del National Petroleum Council dal 2016 al 2017. Attualmente, Descalzi è anche componente del Consiglio Generale e dell’Advisory Board di Confindustria, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala, uno dei CEO fondatori della Oil and Gas Climate Initiative e Visiting Fellow della University of Oxford.

4 curiosità su Claudio Descalzi

-Nel corso della sua carriera, Claudio Descalzi ha ricevuto diversi riconoscimenti: Charles F. Rand Memorial Gold Medal – Society of Petroleum Engineers (SPE) e American Institute of Mining Engineers (2012), Uomo dell’anno Staffetta quotidiana dalla Rivista Italiana del Petrolio (2014), Corporate Social Responsibility Award 2015 – Foreign Policy Association (2015), Laurea Honoris Causa in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata (2016) e Distinguished Business Leadership Award – Atlantic Council (2022).

-Secondo la stima dello Spencer Stuart Board Index, Descalzi ha un compenso totale pari a 5,85 milioni, di cui 1,6 milioni sul fisso.

-Nel 2014 Descalzi viene indagato per corruzione internazionale dalla Procura della Repubblica di Milano. La vicenda giudiziaria si conclude nel 2022, con la completa assoluzione.

Claudio Descalzi è sposato con Marie Magdalena Ingoba, detta Madò. L’Amministratore Delegato di Eni e la cittadina congolese hanno quattro figli. La famiglia vive a Parigi.

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ultimo aggiornamento: 15-04-2023


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