Secondo un nuovo studio, due diete specifiche batterebbero i farmaci nel trattamento del colon irritabile.

La sindrome dell’intestino irritabile (o colon irritabile) è una condizione cronica del sistema digerente, che si manifesta con dolori addominali intensi o lievi, sia diffusi che localizzati, oltre a gonfiore, stitichezza e diarrea. Le cause esatte rimangono poco chiare, anche se si ritiene che derivino da un’anomala comunicazione tra il cervello e le fibre nervose intestinali. Al momento, non esiste una cura definitiva per l’IBS, ma l’obiettivo rimane quello di attenuarne i sintomi. Una recente indagine condotta dall’Università di Göteborg, in Svezia, afferma che due particolari regimi alimentari avrebbero mostrato di essere più efficaci, rispetto ai trattamenti farmacologici convenzionali.

Trattamento del colon irritabile

L’IBS può alternarsi tra stitichezza e diarrea. Alcuni tipi di dolore colitico si attenuano con la defecazione, mentre altre forme di diarrea possono essere più frequenti durante i pasti.

Esistono diverse forme di colite, inclusa la retto-colite ulcerosa, che colpisce principalmente il retto e si estende lungo l’intestino crasso, e la malattia di Crohn, che generalmente interessa il tratto terminale del piccolo intestino ma può estendersi al colon. Le coliti microscopiche, che si dividono in linfocitica e collagenosa, si distinguono per la natura delle loro manifestazioni.

Aiutare Intestino
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Una diagnosi di IBS si ottiene – di solito – per esclusione, in assenza di altre prove diagnostiche. La gestione dei sintomi prevede uno stile di vita salutare, con una dieta bilanciata, un’adeguata idratazione, esercizio fisico regolare e tecniche di gestione dello stress. I trattamenti possono variare dalla somministrazione di antinfiammatori a immunosoppressori, a seconda della gravità dei sintomi.

Risultati dello studio

Il lavoro di ricerca, pubblicato su Lancet Gastroenterology e condotto da Sanna Nyback, ha esaminato l’effetto di due diete nel corso di quattro settimane.

La prima limita i carboidrati a catena corta (presenti nei latticini, in alcune frutta e verdura, e nel grano) e aumenta l’assunzione di fibre, migliorando significativamente i sintomi dolorosi dell’IBS. La seconda dieta si concentra sul potenziamento dell’assunzione di fibre da noci, semi, legumi e certe verdure, come il cavolo.

I risultati indicano che una corretta alimentazione è essenziale per la salute intestinale e per la gestione dell’IBS, sottolineando l’importanza di approcci alimentari personalizzati. Tali scoperte, dunque, si focalizzano su nuovi approcci per migliorare la qualità di vita di circa il 10-15% degli adulti affetti da questa sindrome.

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ultimo aggiornamento: 08-07-2024


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