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Congedo parentale: tutto quello che dobbiamo sapere

mamma figlio

Scopriamo come funziona il congedo parentale, quando è possibile richiederlo e chi ne ha diritto secondo le leggi vigenti.

Prima di iniziare, è necessario fare chiarezza: il congedo parentale e il congedo di maternità sono due istituti diversi. Il congedo di maternità è obbligatorio per la lavoratrice la quale deve astenersi dal lavoro nei due mesi che precedono la data presunta del parto e nei tre mesi successivi allo stesso.

Quando è possibile richiederlo
Indennizzo economico per il congedo
Come fare richiesta sul sito INPS
Congedo parentale a ore

Il congedo parentale, invece, è una misura prevista dalla legge italiana, adottabile a discrezione del destinatario. Proprio per questo motivo, il congedo parentale viene anche definito maternità facoltativa.
Più nello specifico, il lavoratore o la lavoratrice dipendenti, in occasione della nascita o dell’adozione del figlio e dopo la conclusione dei 5 mesi di maternità obbligatoria, possono astenersi dal lavoro per lassi di tempo determinati che comportano una riduzione dello stipendio.
I permessi parentali, inoltre, non sono riservati solo alla madre (come avviene per il congedo di maternità), ma può avvalersene anche il lavoratore dipendente padre del bambino.

mamma figlio
mamma figlio

Quando ci si può avvalere del congedo parentale?

I genitori possono avvalersi di questo diritto anche contemporaneamente entro i primi 12 anni di vita del figlio. La durata massima complessiva del congedo parentale per entrambi i genitori equivale a 10 mesi, che possono aumentare a 11 nel caso in cui il padre si astenga dal lavoro per almeno 3 mesi frazionati o continuativi.
Dunque, nel rispetto di tale soglia massima, la lavoratrice potrà astenersi dal lavoro per un massimo di 6 mesi, mentre il lavoratore per massimo 6 mesi elevabili a 7.
Nel caso del genitore solo, questo potrà beneficiarne per un massimo di 10 mesi.
Tutto quanto espresso sopra vale ugualmente per i genitori adottivi, nelle stesse modalità. In questo caso si utilizza come data di riferimento quella in cui il bambino raggiunge la famiglia invece di quella di nascita.

Indennità economica

Come anticipato, durante il periodo di astensione dal lavoro, lo stipendio abituale subisce una contrazione.
Più che di retribuzione, in questo caso si parla di indennità per congedo parentale, che viene declinata in maniera diversa a seconda del periodo in cui viene richiesta.

padre con neonato
padre con neonato

Nei primi sei anni di vita del figlio, tale indennità ammonta al 30% della retribuzione media giornaliera del mese precedente l’inizio del periodo indennizzabile e per un lasso di tempo massimo di 6 mesi, complessivo tra quello della madre e quello del padre.

Dai 6 agli 8 anni, invece, l’indennità per i periodi di allontanamento dal lavoro spetta solo quando il reddito individuale del genitore che lo richiede sia inferiore a 2,5 volte l’importo annuo del trattamento minimo di pensione e purché i genitori non abbiano fruito dell’indennità nei primi 6 anni o per la parte non fruita anche eccedente il periodo massimo complessivo di 6 mesi.

Non è previsto alcun indennizzo, infine, per il congedo parentale richiesto tra 8 e i 12 anni del figlio.
Anche in questo caso il trattamento economico è analogo per i genitori adottivi o affidatari.

Congedo parentale INPS: come fare richiesta

Per richiedere l’attivazione dei permessi parentali, è necessario presentare una richiesta all’INPS (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale), che si occupa di queste procedure.
Per farlo, dobbiamo servirci dei servizi telematici messi a disposizione dall’ente, comodamente raggiungibili da tutti grazie al PIN INPS o contattando il Contact Center dell’Istituto. Se, invece preferiamo il vis à vis, possiamo rivolgerci al patronato di fiducia.

Se intendiamo procedere tramite modalità telematica, ci basterà accedere al sito web ufficiale dell’INPS, accedendo all’apposita pagina dedicata al congedo parentale.

congedo parentale inps
congedo parentale inps

Per poter proseguire con la richiesta congedo parentale, dobbiamo assicurarci di essere in possesso delle credenziali di accesso e del PIN INPS. Se non lo abbiamo, possiamo richiedere il PIN nella sede INPS più vicina.
Per evitare di perdere tempo in coda, vi consigliamo di prenotare l’accesso agli Sportelli di sede tramite l’app INPS Mobile (funzione “Sportelli di Sede”) oppure chiamando il Contact Center al numero 803164 da telefono fisso o allo 06164164 da telefono mobile. 

La domanda va inoltrata all’INPS prima del periodo di congedo richiesto.
Nel caso in cui la domanda di congedo fosse presentata tardivamente, saranno pagati solo i giorni successivi a quello di presentazione della domanda.

Congedo parentale a ore

Dall’approvazione del decreto legislativo 81/2015, attuativo della delega contenuta nel Jobs act si prevede che, anche in assenza dell’intervento della contrattazione collettiva, i genitori lavoratori dipendenti possono avvalersi del congedo parentale in maniera innovativa, ossia attraverso il congedo parentale cosiddetto a ore.

padre figli
padre figli

L’applicazione del congedo parentale a ore può avvenire al posto del congedo parentale o entro i limiti di congedo ancora spettanti e prevede la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale (part-time), con conseguente contrazione dello stipendio. Attenzione: la riduzione dell’orario di lavoro non può superare il 50%.

Lo scorso anno, per far fronte all’emergenza data dalla pandemia da Covid-19, è stato istituto il congedo parentale straordinario, che permette ai genitori di bambini fino ai 12 anni di godere di 15 giorni di congedo parentale al 50% della retribuzione.
I genitori possono usufruirne anche se uno dei due è in smart working.

fonte foto copertina: https://pxhere.com/it/photo/843531

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ultimo aggiornamento: 28 Dicembre 2021 9:04

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