Il costo del passaggio di proprietà dell’auto può incidere molto, in particolare nel mercato dell’usato. Ecco come calcolarlo.

La legge italiana prevede che, quando si acquista un’automobile usata, è obbligatorio procedere al passaggio di proprietà.
Il passaggio di proprietà non è altro che la registrazione dell’atto di vendita al PRA (ovvero il Pubblico Registro Automobilistico), questo al fine di andare ad aggiornare le informazioni contenute all’interno del libretto di circolazione del veicolo, inserendo i dati relativi al nuovo proprietario dell’auto. In questo modo potremo muoverci senza problemi sul territorio nazionale così come su quello dell’Unione Europea. Proprio il costo del passaggio i proprietà dell’auto può far incrementare, anche in modo consistente, il costo di un’automobile usata.

Per procedere al passaggio di proprietà dell’auto, è possibile rivolgersi direttamente al concessionario oppure procedere con il fai da te.

Nel caso del servizio prestato dal concessionario, non dobbiamo occuparci di nulla, in quanto spetterà a lui curarsi di tutta la trafila burocratica necessaria alla vendita del veicolo.
In alternativa, possiamo occuparci di tutto da soli, oppure affidare il lavoro ad un’agenzia a pagamento come una scuola guida.

auto parcheggiate
auto parcheggiate

Il costo del passaggio di proprietà dell’auto

Per procedere in maniera efficace al passaggio di proprietà di un’auto, dobbiamo per prima cosa assicurarci di avere a disposizione una serie di documenti.

I documenti per il passaggio di proprietà sono:

  • certificato di proprietà della macchina, (o certificato di proprietà digitale);
  • carta di circolazione del veicolo;
  • un documento di identità e il codice fiscale sia dell’acquirente che del venditore;
  • il certificato di residenza dell’acquirente e la dichiarazione sostitutiva di residenza (nel caso essa sia diversa da quella riportato nel documento di identità).

Oltre a questi documenti, sono necessarie anche la dichiarazione sostitutiva (modulo TT2119, scaricabile da questo link), che serve a richiedere l’ aggiornamento della carta di circolazione e l’atto di vendita dotato di firma autenticata del venditore del veicolo usato.

Ricorda: per evitare spiacevoli sanzioni amministrative, la registrazione del passaggio di proprietà deve avvenire tassativamente entro i 60 giorni (due mesi) successivi dall’autenticazione della firma. In altre parole abbiamo due mesi di tempo per trascrivere il passaggio di proprietà, anche se in realtà è consigliabile farlo il prima possibile. In questo modo eviteremo, per esempio, spiacevoli contrattempi nel caso in cui il nuovo proprietario incorra in una contravvenzione.

Cosa significa Firma Autenticata

Si tratta di una procedura specifica che si ottiene rivolgendosi all’ufficio competente del Comune in cui abbiamo la residenza, che si occuperà della pratica.
Di solito, dell’autenticazione della firma si occupa colui che sta vendendo l’automobile.
Il costo del passaggio di proprietà auto in comune (o meglio quella dell’autenticazione della firma davanti a un funzionario comunale), è zero: l’unica cosa che va pagata è la marca da bollo di 16€.

In alternativa all’ufficio del Comune, l’acquirente e il venditore possono utilizzare lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), raggiungibile da questo link, oppure anche presso la Motorizzazione Civile.

portale dell'automobilista
Fonte foto: http://www.aci.it/i-servizi/guide-utili/guida-pratiche-auto/sportello-telematico-dellautomobilista-sta.html

Una volta ottenuta la firma autenticata del venditore e muniti dell’atto di vendita, dovremo recarci al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), dove ci verrà consegnato il cosiddetto certificato di proprietà digitale (CDPD). Il CDPD sostituisce, a partire dal 2015 e a seguito delle politiche di digitalizzazione della burocrazia, il certificato di proprietà cartaceo (CDP).

Ricordiamoci di aggiornare la carta di circolazione

A questo punto, dovremo occuparci di aggiornare la Carta di circolazione del veicolo, che va richiesta all’apposito ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC).

È chiaro che, se abbiamo richiesto l’autenticazione della firma direttamente alla Motorizzazione Civile, quest’ultima si occuperà immediatamente dell’intera pratica.
Dopo l’autenticazione della firma, infatti, dovremo richiedere obbligatoriamente di registrare il passaggio di proprietà e di provvedere all’aggiornamento della Carta di Circolazione.

scrivere
firma contratto

Ma come si calcola il costo del passaggio di proprietà auto?
Per avere un’idea del costo complessivo si trovano, sul web, degli strumenti gratuiti.
A questo link ne troviamo un esempio.

Questi strumenti di calcolo ci permettono, compilando i campi vuoti, di ottenere una cifra simile a quella che pagheremmo affidandoci ad un’agenzia.
Questo strumento può rivelarsi molto utile per potersi orientare nella richiesta di un eventuale preventivo.  

Passaggio di proprietà auto: costo per l’auto usata

Come abbiamo visto, possiamo scegliere se occuparci autonomamente del passaggio di proprietà, oppure rivolgerci ad un’agenzia specializzata o al concessionario.
Senza dubbio, rivolgersi ad un’agenzia comporta un costo maggiore, che in genere si aggira tra i 100-150€ per occuparsi delle pratiche.

Ma vediamo quali sono, nello specifico, il costo del passaggio di proprietà per un’auto usata.

Innanzitutto, bisogna chiarire che i costi del passaggio dipendono dai kW o cavalli di potenza del motore, nonché dalla provincia di residenza dell’acquirente.
Questi dati sono necessari per poter stabilire l’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT), la quale rappresenta il 30% della spesa totale.

Bisogna considerare 150,81€ di IPT fino a una massimo di 53 kW, più 3,51 € per ogni kW aggiuntivo; 27,00€ per l’ACI; 32,00€ di bollo per per la trascrizione dell’atto di compravendita al PRA; 48,00€ per l’imposta di bollo con Nota Libera; 10,20€ di diritti per la Motorizzazione Civile; 27,06€ per aggiornare il Libretto di Circolazione. 

Fonte foto copertina: https://pxhere.com/it/photo/873768

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ultimo aggiornamento: 25-03-2021


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