Il gioco si sviluppa in diverse forme, dal gioco d’azzardo, ai videogame fino alle scommesse che sfociano, spesso, in ludopatia.
Il concetto di “gioco” si estende a un ampio spettro di attività, tra le quali possiamo annoverare il gioco d’azzardo, ma anche – paradossalmente – anche forme di intrattenimento infantile, che possono portare allo sviluppo di una dipendenza patologica, nota come ludopatia, che non si limita più solo ai tradizionali giochi d’azzardo (gambling disorder), ma si estende, nei fatti, anche alcuni videogiochi (gaming disorder).
Gioco d’azzardo e ludopatia, preoccupante connessione
La ludopatia fa capo a una condizione patologica legata al gioco d’azzardo (GAP), un disturbo comportamentale che rientra nelle dipendenze senza sostanza.
Caratterizzata da un impulso incontrollabile e prolungato al gioco, questa condizione pone una chiara distinzione tra il gioco d’azzardo da altre forme di intrattenimento.
Secondo il Ministero della Difesa, il gioco d’azzardo include – nel proprio range – attività legate, ad esempio, alle slot machine, alle lotterie, ai gratta e vinci, al poker online, nonché alle scommesse sportive, al bingo e giochi da casinò.
I giochi basati sulla strategia, come gli scacchi o il Risiko, differiscono significativamente dal gioco d’azzardo, poiché l’esito dipende principalmente dall’abilità dei giocatori. Al contrario, giochi come “testa o croce” con scommesse in denaro rientrano nella categoria del gioco d’azzardo.
Cinque tipi di giocatori d’azzardo
Esistono varie tipologie di giocatori d’azzardo, non tutti necessariamente patologici. Il Dr. Robert Custer identifica cinque categorie: il professionista, l’antisociale, l’hobbyista, chi gioca per mitigare ansia o depressione e il giocatore patologico.
Quest’ultimo mostra sintomi specifici tra i quali vi è la necessità di aumentare costantemente le puntate, l’astinenza legata a mancate sessioni di gioco e i pensieri costanti legate a tali attività.
Il soggetto con GAP mette in atto, costantemente, comportamenti mirati alla vincita. Questi individui possono arrivare a scommettere compulsivamente, trascurando il lavoro e la vita privata.
Le radici della dipendenza possono variare, inclusi disturbi psicologici, stress, uso di sostanze, solitudine o perdita del lavoro. Studi scientifici affermano che le cause della dipendenza potrebbero essere fisiologiche e che ci sono degli elementi in comune tra il gambling e il gaming disorder.
Videogiochi, una pratica a rischio
L’OMS ha riconosciuto il gaming disorder come una forma di ludopatia, che si manifesta con un controllo ridotto sul gioco e un’attenzione eccessiva verso questa attività, a scapito di altri aspetti della vita. Alcuni videogiochi possono promuovere lo sviluppo della dipendenza, similmente al gioco d’azzardo.
Studi neuroscientifici – infatti – indicano che nei soggetti dipendenti dal gioco si verifica un malfunzionamento del sistema di gratificazione cerebrale, che influisce sulla produzione di dopamina.
Il gioco d’azzardo e alcuni videogiochi stimolano, dunque, questo sistema, inducendo una sensazione di piacere che motiva ulteriormente al gioco.
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ultimo aggiornamento: 23-01-2024