Tante persone non vedenti potrebbero essere sottoposte a un trapianto dell’occhio per recuperare la vista: i risultati di un intervento accendono la speranza.
Il 10 novembre 2023 potrebbe passare alla storia della medicina come il giorno in cui il trapianto dell’occhio è diventato un qualcosa di reale e fattibile e non solo un sogno. In quella data, infatti, a New York, un’équipe di specialisti – guidata dal dottor Eduardo Rodriguez – ha eseguito con successo il primo trapianto completo dell’occhio umano, nel corso di un intervento di ricostruzione facciale. Un evento che ha acceso la speranza per milioni di persone non vedenti che, da tempo, auspicano di recuperare la vista.
Trapianto dell’occhio, un’operazione complessa che apre nuove prospettive
Protagonista dell’operazione è stato Aaron James, veterano dell’Arkansas, rimasto gravemente ferito a seguito di una folgorazione.
In un primo momento, l’obiettivo dell’intervento non era quello di fargli recuperare la vista, bensì la ricostruzione estetica del volto; tuttavia, è diventato una importante occasione per capire se un occhio trapiantato potesse sopravvivere e forse anche recuperare parte della funzione visiva.

L’operazione, dunque, ha visto i medici impegnati su due fronti: da un lato, il trapianto dell’occhio da donatore, dall’altro l’uso di cellule staminali adulte, prelevate dallo stesso donatore, per avviare la rigenerazione delle strutture danneggiate.
Tali cellule sono state innestate nella zona di giunzione tra il nervo ottico del ricevente e quello del donatore. A completare la procedura è stata un’impegnativa microchirurgia vascolare, fondamentale per garantire la corretta irrorazione sanguigna del nuovo organo.
I medici, dunque, hanno lavorato anche al fine di evitare il rigetto dell’occhio trapiantato, cercando, al contempo, di mantenere o ripristinare almeno in parte la funzione visiva. A distanza di oltre un anno, i primi risultati si possono definire incoraggianti.
L’occhio ha mantenuto la sua integrità anatomica, la pressione oculare è nella norma, sono presenti sensibilità dolorifica e tattile: inoltre, sono state rilevate risposte retiniche agli stimoli luminosi, mediante studi di elettrofisiologia.
Si riaccende la speranza per i non vedenti
Secondo i dati diramati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità , nel 2020 i non vedenti in Italia erano oltre 100.000, mentre a livello mondiale superavano i 36 milioni, cifra destinata ad aumentare sensibilmente entro il 2030.
Anche se il recupero della vista resti ancora un traguardo lontano, tale operazione ha inaugurato, nei fatti, una nuova fase della medicina rigenerativa. Il successo dell’innesto, infatti, unito agli sviluppi futuri della chirurgia robotica e delle neuroscienze, accende la speranza di poter restituire la vista a milioni di persone.
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ultimo aggiornamento: 24 Giugno 2025 11:15