Dall’Europa arrivano nuove tutele per tutti i lavoratori delle piattaforme digitali: tutte le novità previste.

Il Parlamento Europeo ha approvato una direttiva innovativa che garantisce maggiori tutele ai lavoratori delle piattaforme digitali, proteggendoli da contratti autonomi ingannevoli e da un’impostazione lavorativa eccessivamente algoritmica e impersonale. Queste tutele sono il risultato anche di esperienze positive sviluppate in alcuni Stati membri, tra cui l’Italia, durante la pandemia di COVID-19. Ma chi sono i lavoratori delle piattaforme digitali e quali protezioni riceveranno grazie a questa direttiva?

Nuove tutele per i lavoratori delle piattaforme digitali

I lavoratori delle piattaforme digitali comprendono una vasta gamma di professioni: tassisti, domestici, fattorini per la consegna di cibo (noti come rider), personale addetto ai servizi di alloggio, e figure in settori come la programmazione, il web design, la grafica, il data entry e l’editing di testi.

servizio di food delivery
servizio di food delivery

Nel 2022, erano stimati 28 milioni, ma si prevede una riduzione a 4,3 milioni entro il 2025 secondo stime UE. Tipicamente giovani al primo impiego e prevalentemente uomini, questi lavoratori cercano protezioni concrete contro la precarietà contrattuale e lo sfruttamento, incluse garanzie sulla retribuzione, contributi, assistenza sanitaria e sicurezza, data anche la loro esposizione a rischi come ansia, disturbi del sonno, esaurimento, depressione, e solitudine.

La direttiva stabilisce tre tutele essenziali:

  • Tratta i rider come lavoratori dipendenti anziché autonomi se il loro rapporto di lavoro implica un controllo diretto dell’azienda, garantendo loro diritti come ferie e copertura previdenziale;
  • Obbliga i datori di lavoro a dimostrare che un rapporto non è subordinato, invertendo l’onere della prova dal lavoratore al datore di lavoro.

Inoltre, vieta licenziamenti basati solo su valutazioni algoritmiche, richiedendo un intervento umano nelle decisioni che riguardano i lavoratori.

Ulteriori misure di sicurezza e benessere per i lavoratori digitali

L’UE ha intensificato le tutele per i lavoratori digitali con la campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri“, concentrando l’attenzione sull’uso dell’intelligenza artificiale e dei robot, e sui rischi connessi.

Studi dell’Agenzia europea sul lavoro (EU-OSHA) hanno esaminato i rischi specifici come i disturbi muscolo-scheletrici per i corrieri e lo stress per chi revisa i contenuti online.

Tale vasta gamma di informazioni ha influenzato molto la legislazione europea, come dimostrano le leggi sui rider in Spagna, il diritto alla disconnessione in Francia e la Carta di Bologna sulla mobilità sostenibile in Italia, che hanno consolidato la posizione dei lavoratori delle piattaforme come dipendenti a tutti gli effetti, estendendo le relative tutele e diritti.

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ultimo aggiornamento: 18-06-2024


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