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Sciroppo di Teatro: un rimedio culturale per la mente dei giovani

Bambini sul palco

Una prescrizione culturale per i giovani: nasce il progetto “Sciroppo di Teatro” a Napoli: in cosa consiste.

Il progetto “Sciroppo di Teatro” rappresenta una particolare prescrizione culturale, pensata come un vero e proprio trattamento benefico per il benessere e lo sviluppo dei giovani. Lanciata in Emilia Romagna nel 2021 da Silvano Antonelli, famoso attore, direttore artistico e fondatore della compagnia teatrale Stilema, l’iniziativa consente ai bambini di varie città italiane di vivere l’esperienza teatrale tramite una prescrizione medica.

Quando il medico prescrive cultura: il progetto Sciroppo di Teatro

Silvano Antonelli, con un’esperienza cinquantennale nel teatro per ragazzi, ha introdotto l’idea rivoluzionaria dello Sciroppo di Teatro, sottolineando il ruolo dei pediatri non solo come prescrittori di medicine, ma come elementi fondamentali nel sostegno complessivo alla crescita dei bambini.

Il progetto, arrivato alla quarta edizione, ha esteso il suo raggio d’azione a regioni come Lazio e Piemonte. Bambini dai 3 agli 11 anni, accompagnati da un adulto, possono assistere a spettacoli teatrali ad un prezzo simbolico, abbattendo, in questo modo, anche le barriere economiche e sociali.

Bambino in teatro
Bambino in teatro

L’arte che cura” è un principio fondamentale del progetto, che mira a nutrire l’anima dei più giovani e a promuovere l’accessibilità universale alla cultura. Il motto di Antonelli, “Il bambino tutto intero“, riflette la visione di un benessere globale che supera la semplice somministrazione farmacologica, offrendo un’esperienza integrata nel tessuto familiare e sociale.

L’arte come terapia

Per combattere le carenze culturali, Antonelli e la Fondazione ATER hanno istituito un team interdisciplinare di professionisti dello spettacolo e pediatri, tra cui il dottor Volta, che enfatizza i benefici emotivi e cognitivi dello spettacolo dal vivo per i bambini. Queste esperienze, oltre a divertire, stimolano il dialogo e la riflessione.

Dopo quattro anni, i risultati sono promettenti: l’indagine condotta dalla Fondazione ATER mostra un aumento importante del coinvolgimento culturale.

I voucher hanno incentivato non solo chi frequenta abitualmente il teatro, ma hanno anche attratto nuove famiglie. Il successo del progetto si riflette nell’ampliamento dell’offerta teatrale, raggiungendo una vasta gamma di spettatori, inclusi quelli in regioni meno centrali.

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ultimo aggiornamento: 9 Maggio 2024 11:20

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