Il decreto sull’alcolock firmato da Matteo Salvini: costi, obblighi e implicazioni per i conducenti recidivi in Italia.
La recente introduzione dell’alcolock obbligatorio per i conducenti recidivi in Italia segna un passo significativo nella lotta alla guida in stato di ebbrezza. Firmato dal ministro Matteo Salvini il 2 luglio 2025, il decreto stabilisce le modalità di installazione e le specifiche tecniche del dispositivo. Tuttavia, il costo significativo dell’installazione, stimato tra i 1.800 e i 2.000 euro, solleva preoccupazioni tra gli automobilisti. Inoltre, ci sono costi indiretti legati alla manutenzione e alle tarature periodiche che potrebbero incrementare ulteriormente l’esborso economico.
Gli installatori autorizzati, responsabili del montaggio, dovranno garantire la conformità alle istruzioni tecniche, mentre il Ministero fornirà un elenco degli installatori e dei modelli di veicoli compatibili.

Costi iniziali e obblighi finanziari per i conducenti
Il costo dell’alcolock rappresenta una sfida significativa per gli automobilisti obbligati a installarlo. Il prezzo complessivo, che va da 1.800 a 2.000 euro, include l’acquisto, l’installazione e la taratura del dispositivo. Questo esborso deve essere sostenuto interamente dal conducente sanzionato per guida in stato di ebbrezza, poiché il decreto non prevede alcun tipo di contributo pubblico. Nonostante l’investimento richiesto, non sarà necessario aggiornare il documento unico di circolazione del veicolo. L’alcolock dovrà essere montato su auto e veicoli commerciali delle categorie M e N, in conformità con la normativa tecnica EN 50436.
Costi indiretti e complessità tecniche
Oltre ai costi iniziali, i conducenti devono considerare le spese indirette associate alla manutenzione, ai controlli periodici e alle tarature del dispositivo. Questi interventi dovranno essere effettuati da installatori autorizzati. Il decreto prevede che ‘gli installatori autorizzati al montaggio dei dispositivi alcolock saranno responsabili del rispetto delle istruzioni di montaggio compresa l’applicazione di un sigillo che impedisca l’alterazione o la manomissione dopo l’installazione’. Gli artigiani del settore evidenziano dubbi sulla complessità tecnica del lavoro richiesto, in particolare per quanto riguarda l’interazione con i sistemi elettronici di sicurezza dei veicoli e la gestione delle autorizzazioni da parte delle case automobilistiche.
Informazioni future e supporto del Ministero
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) si impegna a fornire supporto ai conducenti e agli installatori pubblicando sul sito www.ilportaledell’automobilista.it l’elenco degli installatori autorizzati e dei modelli di veicoli compatibili con ogni tipologia di alcolock. Questo passo mira ad agevolare il processo di adattamento alle nuove normative, garantendo che i dispositivi siano installati correttamente e in modo conforme alle specifiche tecniche. Il coinvolgimento del Mit e la trasparenza nelle informazioni sono cruciali per superare le perplessità tecniche sollevate dagli artigiani e per garantire una transizione fluida verso l’adozione obbligatoria dell’alcolock.
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ultimo aggiornamento: 18 Luglio 2025 11:28