Beatrice Zott è una 20enne che prosegue l’antico mestiere di pastora: grazie alle sue cure le ottanta capre del gregge di Agitu Ideo Gudeta sono salve.

Le ottanta capre di Agitu Ideo Gudeta, la pastora uccisa dal suo aiutante Adams Suleiman il 29 dicembre scorso, sono finalmente al sicuro. A prendersi cura del gregge dell’azienda agricola “La capra felice” sarà Beatrice Zott, una 20enne che ha accettato di portare avanti il lavoro dell’imprenditrice agricola scomparsa a Frassilongo in Val dei Mocheni.

Gli amministratori della valle e gli amici di Agitu hanno affidato a Bea gli animali per proseguire l’attività dell’impresa biologica e recuperare dall’estinzione la capra Mochena. La ragazza avrà anche il sostegno della Provincia autonoma di Trento. Nonostante la giovane età, Beatrice non è certo una novellina. La pastorizia è l’attività della sua famiglia: ogni estate alpeggia a malga Pletzn, in Val Cava, nel cuore della Val dei Mocheni.

Le capre di Agitu al sicuro: ci pensa Bea

Bea conosceva Agitu da tempo, sin dai primi anni in cui l’imprenditrice di origini etiope ma dalla parlata valligiana si era messa a produrre formaggi e latte caprino recuperando un terreno di 11 ettari in abbandono in Trentino. “Lo faccio volentieri – ha spiegato la ragazza ai fratelli di Agitu, Kuma e Bethelihem Ideo Gudeta – perché lei era mia amica e perché tutti, qui in Val dei Mocheni, le hanno voluto bene“. La stalla nella quale il gregge sta svernando si trova sul territorio comunale di Fierozzo, paese di 487 abitanti.

Il primo piano di una capra
Una capra del Trentino

Sono due anni che ho deciso di fare questo lavoro – racconta Beatrice all’Adigecioè gestire gli animali in alpeggio e in stalla. Mi hanno chiamato e mi hanno chiesto se fossi stata disposta ad occuparmi delle capre di Agitu: ho accettato subito perché questa vita è il mio sogno e spero diventi la mia strada“.

Agitu l’aveva conosciuta quando era arrivata in valle e a malga Pletzn, dove lei lavorava. “Ha sempre fatto un ottimo lavoro – aggiunge Bea – gestendo il gregge da sola, anche senza l’aiuto di un cane, e gli animali si vede che sono sempre stati curati al meglio“.

Che fine farà l’azienda agricola La capra felice di Ideo Gudeta Agitu?

Quando descrive il suo lavoro sui social, Beatrice spiega che “la mia non è stata una scelta, è stata una sfida. Nelle relazioni, di qualsiasi tipo, tra le persone c’è qualcuno che riceve di più e qualcuno dunque di meno. Con gli animali riesci a dare amore ed a trovarlo allo stesso livello“.

Adesso resta soltanto un nodo da sciogliere: saranno i familiari di Agitu a decidere il futuro dell’azienda e del gregge.

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ultimo aggiornamento: 24-01-2021


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