Lo rivela l’ultimo rapporto del Ministero dell’Agricoltura sul patrimonio boschivo: nel 2025 l’Italia è tra le prime nazioni in Europa per copertura forestale.
Numeri più che positivi per le foreste in Italia nel 2025. Dall’ultimo rapporto sullo stato delle foreste e del settore forestale elaborato dal Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, emerge che il nostro patrimonio boschivo è pari a 12 milioni di ettari e che assorbe 46,2 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno. Questa cifra è equivalente a tre volte e mezzo le emissioni di Co2 prodotte a Milano e provincia.
Le foreste d’Italia assorbono 46 milioni di Co2
Il rapporto del Mipaaf è stato pubblicato in occasione della Giornata internazionale delle foreste che si celebra ogni anno il 21 marzo, in occasione dell’equinozio di primavera. Per celebrare al meglio l’evento, la Direzione generale dell’economia montana e delle foreste del Ministero ha anche lanciato la rete nazionale dei boschi vetusti, un’iniziativa che ha come obiettivo la tutela degli “scrigni di naturalità più belli e più preziosi del patrimonio forestale italiano”.
Per boschi vetusti si intendono quelle aree forestali estese almeno 10 ettari in cui, grazie all’assenza di disturbo antropico persistente da oltre 60 anni, sono presenti tutti gli stadi evolutivi del bosco, dalla fase di rinnovazione alla senescenza. L’Italia è la prima nazione in Europa a creare una rete del genere: ad oggi sono stati individuati 60 boschi pronti per essere iscritti, con un potenziale di oltre 100 entro la fine dell’anno.

Per la Giornata internazionale delle foreste, Confcooperative ha realizzato con il sostegno di Fondosviluppo il documentario Quello che le foreste non dicono, una raccolta di testimonianze dei custodi delle foreste, ovvero i tecnici e i professionisti forestali del mondo cooperativo. La regia è di Tancredi Di Paola, la sceneggiatura di Luigi Torreggiani, giornalista e perito agrario che cura per Compagnia delle Foreste la comunicazione di numerosi progetti collegati ai temi della gestione forestale sostenibile.
Disponibile gratuitamente su YouTube, Quello che le foreste non dicono è un viaggio nella bellezza e nella complessità degli ecosistemi forestali italiani, tra i principali per copertura forestale in tutta Europa. “Un racconto di cura e resistenza, dove la gestione sostenibile del territorio diventa il filo invisibile che lega passato, presente e futuro”, spiega Di Paola, che ha girato tra cooperative forestali, artigiani, coltivatori e cittadini attivi nelle regioni di Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna, Puglia e Sardegna.
L’importanza della cooperazione forestale
“Per garantire gli enormi benefici che derivano dalle foreste diventa sempre più imprescindibile una gestione attiva e sostenibile delle aree forestali – sottolinea Mario De Angelis, presidente del settore forestale di Fedagripesca Confcooperative –. Ciò al fine di evitare che il patrimonio boschivo venga abbandonato a sé stesso e riuscire nel contempo ad incrementare le tonnellate di Co2 assorbite dalle foreste, che finirebbero altrimenti per contribuire al riscaldamento globale”.
“La cooperazione forestale riveste un ruolo di primo piano in un momento storico in cui le foreste soffrono a causa dei cambiamenti climatici e le aree interne montane subiscono l’abbandono da parte delle nuove generazioni – conclude De Angelis –. Migliorando la gestione dei boschi non protetti da vincoli e in grado di fornire legno, potremmo anche ridurre la dipendenza del nostro Paese dalle importazioni di legno grezzo”.
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ultimo aggiornamento: 27 Marzo 2025 12:12