Si chiama La sosta della tartaruga il B&B di Genova gestito da ragazzi affetti dalla sindrome di Down: un nuovo passo verso l’inclusione.
Un nuovo passo verso l’inclusività sul lavoro delle persone affette da disabilità è quello messo in atto a Genova dal Bed and Breakfast La sosta della tartaruga situato in un elegante palazzo di via Caffaro. La struttura dà un’opportunità di lavoro concreta a giovani con sindrome di Down. Quattro ampie camere, compresa la suite, per un totale di 16 posti letto e tanti comfort. Dalla sala della colazione a un giardino pensile che si collega direttamente al Belvedere di Spianata Castelletto, uno dei punti più belli di Genova, la struttura è fornita di tutto il necessario per rendere felici i turisti.
Com’è nato il Bed and Breakfast di Genova
Il Bed and Breakfast nasce grazie alla cooperativa Compagnia della Tartaruga. Il presidente Enrico Pedemonte si è sempre mostrato sensibile al tema e la cooperativa da tempo cerca di trovare posizioni lavorative reali per i giovani affetti da disabilità. Il B&B ha aperto a maggio e in questi mesi il via vai di turisti non è mancato. Facendo un giro sul web si notano subito le recensioni positive e il gradimento degli ospiti della struttura: segno che il progetto si è rivelato una scommessa vincente. Nel 2020 Pedemonte, insieme alla moglie Silvia Stagno, ha iniziato a progettare l’idea del B&B. Ad accendere ancora di più nella coppia la voglia di aiutare questi ragazzi è stata Giulia, la loro figlia di 23 anni affetta dalla sindrome di Down.
Il significato del nome La sosta della tartaruga
Il nome scelto per il Bed and Breakfast di Genova ha un significato specifico. L’idea è quella di un turismo lento, non frenetico e stressante, che pone l’attenzione sull’inclusione lavorativa. La struttura si rivolge a quei turisti attenti al tema della sostenibilità e alla valorizzazione del territorio. Il B&B, dallo stile semplice ma raffinato, si trova nel centro della città ed ha già assunto con un contratto a tempo indeterminato quattro giovani con disabilità. I ragazzi sono stati selezionati dalla Fondazione Cepim e formati con un corso di 6 mesi, finanziato dalla regione Liguria grazie al Fondo Sociale Europeo, e un tirocinio sempre di 6 mesi, in collaborazione con il settore Collocamento Mirato della Regione Liguria. Recentemente anche un marchio del settore moda ha assunto un dipendente con sindrome di Down e adesso la speranza e che questi progetti facciano da esempio per nuove opportunità.
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ultimo aggiornamento: 12-09-2022