Birra Peroni rilancia il vuoto a rendere: in questo modo difenderà l’ambiente e combatterà il caro energia. L’iniziativa è replicabile?
La Birra Peroni rilancia il vuoto a rendere, pratica nata nel lontano 1846. In questo modo, l’azienda difenderà l’ambiente e combatterà il caro energia. Per il momento, l’iniziativa è attiva soltanto nelle provincie di Taranto e Bari, ma non si esclude l’estensione a tutte le regioni del bel Paese.
Birra Peroni, torna il vuoto a rendere… in che modo?
In difesa dell’ambiente e per contrastare il caro energia, la Birra Peroni rilancia il vuoto a rendere. Per il momento, l’iniziativa è partita soltanto nei ristoranti, bar e circoli delle provincie di Bari e Taranto, ma non si esclude il coinvolgimento di altre città italiane. Le bottiglie utilizzate per questa vecchia forma di riciclo sono diverse rispetto alle solite usa e getta. In primis sono parecchio più pesanti, poi hanno una veste – se così vogliamo chiamarla – più liscia. Per il marchio Peroni si tratta di un vero e proprio ritorno al passato, visto che la pratica del vuoto a rendere è nata nel lontano 1846, anno di nascita dell’azienda.
“Effettuato, in primis, per ridurre le nostre emissioni di CO2 sensibilizzando i consumatori sui temi dell’economia circolare, l’investimento per la nuova linea potrebbe avere una portata strategica ancor più ampia, mettendoci nelle condizioni di far fronte a esigenze assolutamente imprevedibili fino a pochi mesi fa“, ha dichiarato Federico Sannella, direttore relazioni esterne e istituzionali di Birra Peroni. Al momento, quindi, non è prevista l’estensione dell’iniziativa in tutta Italia, ma non si esclude che in futuro, anche con l’aiuto delle istituzioni, si possa fare questo grande salto.
Birra Peroni: un passo indietro per il futuro
La bottiglia della Birra Peroni destinata al vuoto a rendere, prodotta nello stabilimento di Bari, è in formato da 33 cl ed è riutilizzabile fino a 15/18 volte. Ovviamente, ha scritto ben in evidenza che non si tratta di un vetro usa e getta. Per molte persone, questa pratica può apparire obsoleta, ma non è così. Certo, c’è da superare lo scoglio del deposito cauzionale, ma se tutti aderissimo a progetti di questo tipo si abbatterebbero parecchi costi e, soprattutto, si aiuterebbe l’ambiente.
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ultimo aggiornamento: 6 Settembre 2022 16:59