Lo rivela la classifica Digital Health Most Wired stilata dal College of Healthcare Information Management Executives: l’Ismett di Palermo raggiunge il livello 7 nella cura dei pazienti gravi.

L’Ismett di Palermo è uno degli ospedali più tecnologicamente avanzati d’Europa e fra i primi al mondo. La struttura siciliana è un’eccellenza internazionale e a certificarne il livello raggiunto è il College of Healthcare Information Management Executives. Ogni anno il Chime redige il Digital Health Most Wired, una classifica globale che analizza quanto gli ospedali e i sistemi sanitari utilizzino efficacemente le nuove tecnologie nei loro programmi clinici e gestionali.

Ismett Palermo un’eccellenza internazionale

Il Digital Health Most Wired stila tre liste: Acute Recognized Organizations, Ambulatory Recognized Organizations e Ltpac Recognized Organizations. L’Istituto Mediterraneo per i Trapianti di Palermo raggiunge il livello 7 nella lista delle Acute Recognized Organizations, la categoria degli ospedali specializzati nella cura dei pazienti gravi.

Il livello 7 è riconosciuto alle strutture che “hanno implementato tecnologie e strategie (ad esempio, analisi dei rapporti salute della popolazione/costi delle cure, encefalopatie ipossico-ischemiche/motori di integrazione, e portali dei pazienti) per aiutare ad analizzare i loro dati e ottenere risultati significativi in termini di risultati clinici e di efficienza” e stanno sperimentando “tecnologie più avanzate, come la telemedicina, che allargano l’accesso alle cure”.

All’Ismett, primo centro in Italia per l’utilizzo di donatori di fegato in eccedenza da altre regioni, sono stati compiuti interventi altamente innovativi. Tra gli ultimi casi, spicca la riparazione della valvola tricuspide in un paziente senza aprire il torace e utilizzare il bisturi, ma attraverso una vena dell’inguine e con tecniche transcatetere innovative: uno dei pochi interventi del genere realizzati nel nostro Paese.

Un medico controlla i battiti dell'elettrocardiogramma
All’Ismett di Palermo l’innovazione è continua

In Europa sono soltanto due gli ospedali al livello 7: l’Ismett ed il Cambridge University Hospitals Nhs Foundation Trust. La struttura britannica ha ottenuto un risultato di un solo punto maggiore, ovvero il livello 8.

La valutazione del Chime ha tenuto conto di parametri come sicurezza, infrastruttura, privacy, filiera, management di analisi e dati, interoperabilità, coinvolgimento dei pazienti, efficacia e sicurezza clinica e capacità di risposta al Covid-19, una novità introdotta quest’anno.

Negli Stati Uniti, l’Upmc (University of Pittsburgh Medical Center) ha raggiunto il punteggio massimo di 10 nelle categorie “Ambulatorio” e “Acute”. L’Hillman Cancer Center, il network oncologico internazionale dell’Upmc presente anche in Italia con due sedi a Roma e a Mirabella Eclano in provincia di Avellino, si è piazzato in vetta alla classifica della categoria “Ambulatorio”.

Ismett 2 a Carini sarà “l’ospedale del futuro”

Questo premio – commenta Angelo Luca, l’amministratore delegato dell’Ismett e vicepresidente di Upmc Italia per i Servizi sanitari – riconosce l’impegno continuo di Ismett e Upcm in oltre vent’anni di attività per introdurre soluzioni tecnologiche avanzate che consentono di offrire le migliori cure possibili ai nostri pazienti”.

È questo – conclude Luca – il migliore auspicio per la realizzazione del nuovo ospedale Ismett 2, che Ismett, Upmc e la Regione Siciliana hanno in programma di realizzare a Carini e che lo studio del Senatore Renzo Piano in questi mesi sta progettando come l’ospedale del futuro, integrato a quello che sarà uno dei più grandi centri di ricerca europei e che la Fondazione Rimed sta realizzando nell’area”.

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ultimo aggiornamento: 31-10-2021


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