Italferr del gruppo FS è protagonista della progettazione della linea Rishikesh-Karnaprayag: un impianto da 125 km lungo la catena montuosa dell’India.
C’è un bel po’ d’Italia nella costruzione della nuova linea ferroviaria per l’Himalaya: Italferr, la società di ingegneria del gruppo FS, sta collaborando in joint venture con la svizzera Lombardi per le attività di progettazione e project management consulting. L’impresa è notevole: prevede la costruzione di 125 km totali (105 sotterranei sviluppati su 17 gallerie) nella tratta Rishikesh-Karnaprayag, lungo la catena montuosa dell’India.
L’Italia nella linea ferroviaria per l’Himalaya
Il tratto coperto dall’intervento è suggestivo perché corre in parallelo all’alveo del fiume Gange, nella regione himalayana dello Uttarakhand. Con le sue 13 stazioni, il progetto è particolarmente ambizioso (oltre che impegnativo per il caratteristico contesto ambientale) e riunisce Italferr e Lombardi con RVNL (Rail Vikas Nigam), le ferrovie dell’India.
L’intera costruzione della linea è divisa in dieci lotti complessivi, i cui numeri 1 e 8 sono stati assegnati alla joint venture con Italferr capogruppo. Le società si occupano dell’abbattimento simultaneo di due diaframmi. Il lotto 1 prevede 12 km di linea, comprensivi di una galleria di 11 km e una stazione a Shivpuri. Oltre a due stazioni a Golthir e a Gauchar, il package 8 include due tunnel di 6,6 e 7,1 km, realizzati interamente con metodo di scavo tradizionale.

L’Himalaya, la maestosa catena di vette che incorona il mondo, è una delle regioni della Terra con le condizioni più ardue del pianeta. I lavori di scavo dei due lotti di cui si occupa Italferr sono cominciati tra il 2021 e il 2022 e completati in questi giorni. Con l’esito positivo dei lavori da parte della società di ingegneria di FS, l’intero progetto punta a terminare il processo complessivo di scavo nel 2026.
“Un progetto che non è solo un’iniziativa di trasporto – sottolinea il gruppo in una nota –, ma la conferma dell’impegno di Italferr per l’innovazione e la resilienza in un contesto geografico e ambientale tra i più difficili del pianeta, aprendo la strada a un collegamento ferroviario cruciale che migliorerà la mobilità e la connettività in questa splendida regione”.
Il piano dell’India per i Char Dham
Da diversi anni l’Himalaya e le montagne dell’Uttarakhand sono il luogo dove si vedono maggiormente gli effetti del riscaldamento globale con inondazioni e frane. Nonostante molti scienziati e ricercatori abbiano sconsigliato la costruzione di grandi infrastrutture nelle sue valli, in particolare dighe e centrali idroelettriche, il governo indiano ha deciso diversamente.
L’obiettivo di Rail Vikas Nigam con il restyling della linea Rishikesh-Karnaprayag è garantire l’accesso al centro di pellegrinaggio dell’Uttarakhand. Il progetto fa parte di un piano ferroviario più ampio per collegare i Char Dham, i quattro luoghi santi situati nella parte settentrionale dell’India, che prevede la costruzione di una linea lunga 327 km per migliorare i collegamenti tra i santuari religiosi di Yamunotri, Gangotri, Badrinath e Kedarnath.
Riproduzione riservata © 2025 - LEO
ultimo aggiornamento: 17 Marzo 2025 12:06