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La musica come sollievo: come le note migliorano la vita dei pazienti

Il paziente di un hospice ascolta la musica in cuffia

La musica come terapia: come le note musicali possono alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

La potenza della musica come strumento terapeutico sta guadagnando sempre più riconoscimenti nel campo medico. I suoi benefici non si limitano a un semplice diversivo, ma offrono un reale aiuto a chi affronta malattie e disturbi medici. Negli University Hospitals di Cleveland, un programma di musicoterapia dimostra come le note di un chitarrista accanto al letto dei pazienti oncologici possano ridurre la percezione del dolore.

Studi scientifici e testimonianze dirette confermano che la musica, integrandosi con le cure tradizionali, non solo allevia il dolore fisico ma migliora anche l’esperienza complessiva del paziente, favorendo il benessere mentale ed emotivo.

Il paziente di un hospice ascolta la musica in cuffia
Il paziente di un hospice ascolta la musica in cuffia

La musicoterapia negli University Hospitals di Cleveland: un programma pionieristico con risultati tangibili.

Negli University Hospitals di Cleveland, i pazienti oncologici possono beneficiare di un’interessante forma di terapia: la musica suonata dal vivo accanto ai loro letti. Il programma di musicoterapia di Cleveland è uno dei più longevi degli Stati Uniti, attivo da oltre 25 anni, e ha dimostrato risultati significativi nella riduzione di stress, ansia e dolore.

Il direttore delle Terapie Espressive, Seneca Block, sottolinea che la musica non sostituisce i farmaci, ma si integra efficacemente con essi per migliorare l’esperienza del paziente. Questo approccio ha portato a una diminuzione media del 20% nel dolore percepito, offrendo un supporto concreto e comprovato ai pazienti che ne usufruiscono.

Il potere della musica sulla memoria e le emozioni: studi e testimonianze.

Secondo il neuroscienziato Daniel Levitin, la musica ha un impatto significativo su memoria, movimento ed emozioni. Studi hanno dimostrato che, in particolare negli anziani, la pratica musicale può aumentare la materia grigia del cervello, migliorando così la memoria uditiva. Anche persone con demenza avanzata possono rispondere positivamente al suono di canzoni familiari, ricordando momenti della propria vita e muovendosi al ritmo della musica.

Un esempio è il chitarrista Glen Campbell, che ha continuato a esibirsi nonostante la diagnosi di Alzheimer, dimostrando che la musica può essere un faro di luce anche nelle situazioni più difficili.

Iniziative e tecnologie che portano la musica nelle terapie moderne.

Oltre ai programmi ospedalieri, organizzazioni come Musicians On Call inviano musicisti volontari nelle strutture sanitarie per portare il potere curativo della musica a chi ne ha più bisogno. Più di un milione di pazienti ha tratto beneficio da queste esibizioni, che donano speranza e conforto in momenti di ansia e paura. Inoltre, Walter Werzowa, musicista e ricercatore austriaco, ha sviluppato HealthTunes, una piattaforma che crea playlist terapeutiche per disturbi come Alzheimer, depressione e nausea.

Collaborazioni con artisti che affrontano gravi problemi di salute, come Bobby McFerrin e Joni Mitchell, evidenziano ulteriormente come la musica possa alleviare i sintomi e sollevare lo spirito nei momenti più difficili, dimostrando il suo valore come rimedio naturale e privo di effetti collaterali.

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ultimo aggiornamento: 16 Giugno 2025 15:39

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