Pedalare quotidianamente offre benefici al corpo, alla mente e all’ambiente, riducendo il rischio di demenza grazie a uno studio internazionale.
Un recente studio pubblicato sulla rivista JAMA Network Open rivela che l’uso quotidiano della bicicletta può avere effetti positivi non solo sul corpo e sull’ambiente, ma anche sul cervello. Questo studio, condotto da un team internazionale, suggerisce che pedalare riduce significativamente il rischio di sviluppare demenza, una delle malattie più temute del nostro tempo.
L’analisi, che ha coinvolto un ampio campione di adulti britannici, evidenzia come il ciclismo possa influire positivamente su strutture cerebrali cruciali per la memoria e l’apprendimento. I risultati sono sorprendenti e offrono una nuova prospettiva sulla prevenzione delle malattie neurodegenerative.

Uno studio internazionale rivela la riduzione del rischio di demenza nei ciclisti
Il team internazionale di scienziati, guidato dal professor Cunpeng Hou dell’Università di Scienza e Tecnologia di Huazhong, ha esaminato i dati di quasi mezzo milione di adulti britannici raccolti nella UK Biobank. I partecipanti, con un’età media di 56 anni, sono stati monitorati per un periodo di 13 anni. Lo studio ha suddiviso i soggetti in base alla modalità di spostamento: in auto, a piedi, in bicicletta e in modalità mista. I risultati hanno mostrato che chi si spostava in bicicletta aveva un rischio inferiore del 20% di sviluppare qualsiasi forma di demenza rispetto a chi utilizzava mezzi a motore. In particolare, il rischio di Alzheimer si riduceva del 22% per i ciclisti. Ancora più notevole è stata la riduzione del rischio di demenza ad esordio precoce, che è scesa del 40% per chi pedalava regolarmente.
Benefici per l’ippocampo, la regione cerebrale della memoria
Lo studio ha inoltre scoperto una correlazione tra l’abitudine al ciclismo e un aumento del volume dell’ippocampo, una regione cerebrale fondamentale per la memoria e le emozioni. Questa area è tra le prime a essere compromesse nei pazienti affetti da Alzheimer. I ricercatori attribuiscono l’effetto protettivo del ciclismo a diversi fattori, tra cui la stimolazione cognitiva, il miglioramento della circolazione cerebrale e il rilascio di sostanze neuroprotettive. Questi risultati sottolineano l’importanza del ciclismo non solo come attività fisica, ma anche come potente strumento di prevenzione delle malattie neurodegenerative.
Implicazioni ambientali e sociali del ciclismo
Oltre agli evidenti benefici per la salute, l’uso quotidiano della bicicletta ha anche importanti implicazioni ambientali e sociali. Pedalare contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra, supportando la lotta contro il cambiamento climatico. Inoltre, promuove uno stile di vita più attivo e sostenibile, migliorando la qualità della vita nelle aree urbane. L’adozione del ciclismo come mezzo di trasporto può anche portare a una diminuzione del traffico e a un miglioramento della qualità dell’aria. Questi aspetti rendono il ciclismo una scelta vantaggiosa non solo per gli individui, ma per l’intera comunità .
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ultimo aggiornamento: 3 Luglio 2025 10:46