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Quartotempo Firenze è l’associazione che fa calcio per vedenti e non vedenti

Una partita di calcio tra disabili

Nata nel 2011, la onlus è un modello in Italia: fa giocare insieme normodotati e persone con disabilità.

La missione di Quartotempo Firenze è fare calcio per non vedenti e per normodotati tutti insieme. Loro lo chiamano equal football, ma in realtà è una proposta sportiva ed educativa unica nel suo genere che è nel tempo diventata un autentico modello per l’Italia. Attiva dal 2011, l’associazione toscana offre uno spazio aperto per insegnare la diversità come valore e accogliere chi ha difficoltà nell’inserirsi nei gruppi sportivi.

Quartotempo Firenze: calcio per non vedenti

Le attività di Quartotempo non sono solo legate al calcio a 5, ma anche a basket, padel, yoga, gruppi di gioco e laboratori nelle scuole. I fondatori, l’educatore e allenatore Matteo Fazzini e lo psicoterapeuta Iacopo Fossi, citano Pier Paolo Pasolini sulla necessità di educare le nuove generazioni al valore della sconfitta, alla sua gestione e alla dignità che ne scaturisce.

Dopo il primo e il secondo tempo del calcio e il terzo tempo del rugby, il quarto tempo è il tempo della vita: da questa suggestione nasce il nome scelto per l’associazione. Accanto a Fazzini e Fossi spicca la figura di Alice Bindi, psicologa già nel Consiglio d’amministrazione della Fondazione Polis che rafforza le politiche per assicurare autonomia e nuovi percorsi di vita alle persone con disabilità nell’area di Firenze.

Un giovane giocatore con il pallone su un campo di calcio a 5
Un giovane giocatore di Quartotempo sul campo di calcio a 5

Il nostro è un calcio non solo per persone che possono avere delle difficoltà o delle disabilità più o meno gravi, ma per chiunque abbia voglia di praticare questo sport – spiega a La Nazione Bindi, responsabile della progettazione educativa per i settori giovanili di Quartotempo –. Il progetto nasce con una piccola squadra di ragazzi con disabilità che erano, in parte, quelli che seguivano il progetto all’interno della cooperativa e poi cresce negli anni, fino ad arrivare ad oggi”.

La sede di Quartotempo è a Campi Bisenzio: gli allenamenti di calcio si svolgono al campo della Arci Dino Manetti in via Baracca, quelli di basket presso la palestra della scuola Verga di San Donnino, in Piazza della Costituzione. Proprio l’Arci Dino Manetti ha ospitato la seconda delle cinque fasi dell’edizione 2025 di Euroblind – European Blind Football League, gli Europei di calcio a 5 per non vedenti.

Calcio a 5 per non vedenti: Europei a Firenze

Euroblind è l’unico campionato europeo di calcio a 5 esistente per atleti non vedenti. Quartotempo ha rappresentato l’Italia contro cinque delle migliori squadre europee: il Royal National College for the Blind (RNC) di Hereford per l’Inghilterra, il Bondy Cécifoot Club di Parigi per la Francia, il Borussia Dortmund Integrationssport per la Germania, il Cécifoot Charleroi per il Belgio e il Pirsos Blind Sports Union di Salonicco per la Grecia. Grazie ai 15 punti, frutto di cinque vittorie e una sconfitta, Quartotempo al terzo turno è al primo posto in classifica.

Non ci piace molto parlare di interazione, integrazione, inclusione – sottolinea Bindi –. Sono tutti termini che implicano una sorta di distanza. Inclusione richiede che qualcuno debba includere qualcun altro, mentre a noi piace parlare di persone che giocano insieme, a prescindere dalle loro caratteristiche”. Oltre alla scuola calcio, agli adulti e al settore giovanile di quasi tutte le categorie, l’associazione ha avviato una piccola squadra di basket. In totale si contano 250 atleti e atlete, di cui circa 110 con disabilità o con bisogni educativi speciali. “Lo sport, il calcio a 5 nel nostro caso – conclude Bindi –, è sia nucleo, nel senso che è importante mantenere anche una buona offerta e un buon livello tecnico, ma è principalmente un mezzo per lavorare su tutto ciò che sono le relazioni umane”.

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ultimo aggiornamento: 17 Aprile 2025 11:38

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