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A scuola senza cellulare: in un istituto di Bologna arriva il daspo degli smartphone

Un ragazzo in classe a scuola con lo smartphone

Il dirigente scolastico dell’ITCS Salvemini di Casalecchio di Reno combatte la nomofobia e la dipendenza dai telefoni che ha effetti sempre più negativi sull’apprendimento.

La dipendenza dagli smartphone sta avendo effetti negativi sull’apprendimento e sulle capacità di attenzione di bambini e adolescenti. È per questo motivo che l’ITCS Gaetano Salvemini di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, ha preso una posizione netta: si entra a scuola senza cellulare. I telefoni vanno consegnati all’ingresso: ogni device è contrassegnato da un numero identificativo e studentesse e studenti possono riprenderlo solo all’uscita.

A scuola senza cellulare al Salvemini

Il dirigente scolastico Carlo Braga ha ribattezzato questa norma daspo degli smartphone. La regola è semplice e vale per tutti: i cellulari devono essere spenti durante le lezioni in classe e possono essere usati soltanto durante la ricreazione. Chi non osserva questa disposizione rischia il sequestro del cellulare per un periodo che va da 10 a 30 giorni.

Il numero identificativo viene richiesto per scongiurare che qualche furbetto consegni un telefono vecchio, senza SIM o non funzionante pur di tenersi il proprio. L’obiettivo della scuola smarphone-free è tenere alta l’attenzione e ridurre le distrazioni in classe, evitare di imbrogliare durante i compiti usando un dispositivo e prevenire i comportamenti violenti e inappropriati come il cyberbullismo.

Ragazzini con smartphone
Stop agli smartphone a scuola: al Salvemini di Casalecchio etica digitale

I genitori hanno approvato la misura. La dipendenza da cellulare si chiama nomofobia: l’uso eccessivo di smartphone e tablet, come la dipendenza da Internet, colpisce soprattutto ragazze e ragazzi. In Italia sette giovani su dieci hanno un telefono prima degli 11 anni e trascorrono in media sei ore al giorno davanti allo schermo, con il 25,4% che supera le otto ore. Per aiutare questi ragazzi a superare la dipendenza dallo smartphone, la scuola, lo studio e la socialità hanno un ruolo fondamentale.

Il daspo non è l’unica iniziativa adottata dal Salvemini per gestire studentesse e studenti dipendenti dal cellulare e affrontare comportamenti indisciplinati. Oltre al sequestro del dispositivo, chi viola la regola non viene sospeso ma impiegato in lavori socialmente utili, come la raccolta differenziata, la pulizia e il riordino delle aule, la cura dei giardini, la partecipazione ad attività comuni.

Daspo degli smartphone e lavori socialmente utili

Le ragazze e i ragazzi senza telefoni, anziché essere sospesi dalle lezioni per la loro condotta e restare a casa senza far nulla, vengono coinvolti in attività utili che li responsabilizzano e fanno maturare. Questo approccio vuole aiutarli a socializzare e punta ad insegnare loro il valore della collaborazione e del lavoro di squadra. L’idea è del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, e se ne discute da tempo.

Misure di questo tipo sono previste nell’istituto tecnico commerciale bolognese da diversi anni. Le attività di cittadinanza solidale, alternative al 5 e 6 in condotta previsto dalle norme in vigore, vogliono coinvolgere studentesse e studenti anziché punirli con sospensioni e voti negativi di condotta espressi in sede di scrutinio intermedio e finale.

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ultimo aggiornamento: 10 Maggio 2024 13:24

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